Ancona-Osimo

Questura di Ancona, il report sull’attività del 2022. Capocasa: «L’autorità si esercita servendo, è il mio mantra»

Il Questore Capocasa ha presentato il report relativo ai servizi di controllo eseguiti nel 2022 ed ha ricordato i numerosi progetti, tra i quali quello nelle scuole, l'attività contro le truffe agli anziani e l'operazione Alto Impatto

Questore di Ancona Cesare Capocasa

ANCONA – Ha iniziato ringraziando le altre forze dell’ordine per la collaborazione fornita, il Questore di Ancona Cesare Capocasa, presentando il report delle attività svolte e dei progetti messi in campo dalla Questura di Ancona nel 2022. Il Questore ha rimarcato l’importanza del lavoro di squadra con Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Locale e Polizia Provinciale, per il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, ed ha più volte posto l’accento sull’importanza della prevenzione.

«L’autorità si esercita servendo, è il mio mantra» ha detto, sottolineando «la polizia di stato ha ragione di esistere nel momento in cui riesce a intercettare bisogni, criticità e difficoltà dei cittadini» instaurando un rapporto di collaborazione basato sulla fiducia. Il Questore ha ricordato l’operazione di polizia giudiziaria del 2022 riguardante il Green pass, consistita nella simulazione dela somministrazione di vaccini anti-Covid, una operazione che ha definito importante anche a livello nazionale e che «ha ricevuto il plauso del ministro dell’Interno».

Sul fronte della criminalità organizzata, secondo Capocasa, nella provincia di Ancona «non emergono elementi che possano ricondurre all’esistenza di organizzazioni di criminalità organizzata di stampo mafioso» così come non ci sono reati spia che si possano ricondurre all’esistenza delle organizzazioni mafiose. In tal senso ha ricordato che è fondamentale «il corretto, coordinato, sistematico, e globale scambio di informazioni» sia nazionale che internazionale che permette una analisi predittiva e la capacità di intercettare preliminarmente i rischi di una minaccia mafiosa. «Con questa analisi – ha detto – ci mettiamo in una condizione di maggior sicurezza».

In questo contesto ha poi ricordato che il porto di Ancona è un hub critico e cruciale per quanto concerne i reati legati agli stupefacenti, ai tabacchi e ai rifiuti speciali, con le rotte dalla Turchia e dell’Albania. per questo ha rimarcato che occorre lavorare per evitare che le criticità si verifichino, e non solo per reprimere, attraverso un intercettamento precoce.

Tra i progetti cari al Questore di Ancona, quelli nelle scuole, dove l’impegno della polizia si concentra su bullismo, cyberbullismo, ma anche nel garantire la tranquillità degli insegnanti e delle famiglie con un capillare monitoraggio dei plessi scolastici. Il bullismo e il cyberbullismo secondo Capocasa sono «fenomeni strutturati, non più emergenze» come anche l’abuso di sostanze alcoliche e il consumo di stupefacenti, tanto che «si inizia sempre prima e sempre di più».

«L’attività repressiva non è in grado di arginare questo fenomeno – ha evidenziato – è un dato oggettivo nazionale, occorre un deciso cambiamento culturale e una rinnovata consapevolezza». «Serve una risposta di rete e di sistema che va trovata nel mondo della scuola» ha spiegato, coinvolgendo insegnanti, studenti, genitori, forze di polizia, autorità giudiziarie, tutti insieme». Il Questore ha spiegato che il fenomeno del disagio compare precocemente, già dai 10 anni, «la tecnologia porta a questo» ecco perché occorre un uso consapevole di smartphone e dispositivi di cui vengono dotati sempre più precocemente, già a sei anni, ha sottolineato.

Il progetto della Questura nelle scuole vede la presenza dei poliziotti tre volte a settimana per confronti con studenti nell’ambito delle lezioni di legalità, con gli insegnanti e i genitori. Una attività finalizzata anche a garantire la tranquillità e che vede all’ingresso, all’uscita e durante la ricreazione, l’impiego delle unità cinofile. Poi le iniziative per la prevenzione del cyberbullismo con oltre 20mila brochure stampate, che ha visto anche momenti di confronto con gli studenti con la parlamentare Ferrara, insegnante di Carolina Picchio, la studentessa che si uccise perché vittima di cyberbullismo.

Accanto alle iniziative in difesa dei fragili, fra le quali ha ricordato anche 10mila brochure stampate per prevenire le truffe agli anziani (in partnership con Confartigianato), ha affrontato il tema delle baby gang, fenomeno che aveva interessato la città di Ancona e la movida violenta, «frutto di disagio minorile», legato anche al post pandemia, ha rimarcato. Un contesto nel quale è tornato a sottolineare l’importanza dell’attività preventiva, nella «fase precedente al momento in cui si realizza il disagio, la difficoltà per il minore: anche qui dobbiamo anticipare il momento in cui intercettare queste situazioni». E il contesto scuola, con l’alleanza scuola-famiglia, le politiche giovanili e lo sport, sono cruciali per l’inclusione sociale e la crescita educativa, così come sull’utilizzo consapevole dei social network.

«La repressione non è sempre la risposta esaustiva è una risposta, una delle due risposte» ha ricordato (repressiva e preventiva). Dal 6 novembre del 2021, ha ricordato il questore, sei giorni su sei, i poliziotti hanno presidiato il centro di Ancona, per prevenire il fenomeno delle baby gang, insieme al reparto prevenzione e crimine dall’Umbria e in alcuni casi anche da Napoli, con servizi che si sono svolti ogni sabato pomeriggio, dalle 12 alle 20, insieme ai territoriali e ai cinofili, in centro, a piazza Cavour e con i gazebo in piazza Roma. Un’attività che è sfociata in 78 Daspo urbani e 22 sportivi, 134 Fogli di via obbligatori, 94 avvisi orali e 27 ammonimenti del Questore per atti persecutori e maltrattamenti dal primo gennaio 2022 ad oggi. Ora «l’ultimo episodio risale a giugno» ha detto, «in questo momento mi sento di dire che il fenomeno non c’è», anche se «non è detto che qualche condotta isolata possa riemergere».

Con l’operazione Alto Impatto, è stato posto sotto la lente anche Piano San Lazzaro. Un’attività sfociata, grazie al massiccio impegno di uomini e mezzi dal mese di novembre 2021 al 31 dicembre 2022 nell’identificazione di 8.195 persone, nel controllo di 2.957 veicoli ad opera dei Reparti Prevenzione Crimine di Bologna, Napoli e Perugia, mentre e U.P.G. e S.P. della Questura di Ancona hanno provveduto all’identificazione di 17.044 persone e al controllo di 5.703 veicoli.

I numeri

Per quanto concerne i dati relativi ai reati, in provincia di Ancona nel 2022 si registra un aumento da 1.969 del 2021 a 2088 (+6,4%). In crescita anche il numero delle rapine che sono passate da 17 a 21 (+23,5%), i furti che da 460 salgono a 526 (+14,3%) e i casi di stalking che da 15 si attestano a 19 (+26,7%).

In calo invece gli episodi di violenza sessuale che scendono da 18 a 12 (-33,3%), le rapine in abitazione che passano da 3 a 1 e i maltrattamenti in famiglia che scendono da 24 a 21 (-12,5%).

Due i minorenni arrestati, mentre le denunce di under 18 sono cresciute del +37,5% passando da 56 a 77. Per quanto concerne i migranti sono state formalizzate 1.160 richieste di protezione internazionale e 15.500 gli accessi per permessi di soggiorno, un numero quasi raddoppiato rispetto al 2021. Sono stati 7.700 i passaporti rilasciati.

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