ANCONA – Capodimonte, troppi gabbiani e parcheggi selvaggi in via Cialdini. Insorgono i residenti: «Qui, non si vive più. Da qualche anno – denuncia Cristina Andreoli, che abita al civico 45 di via Cialdini – una signora del mio palazzo si è fatta carico di una colonia felina. Da febbraio, non abita più nel condominio, ma continua a lascia una fessura della porta di casa aperta così che i gatti possano sentirsi liberi di entrare e girare nell’appartamento».
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I numerosi felini passerebbero da una porta finestra lasciata costantemente aperta sul retro del condominio, al piano terra. «Una porta finestra che – prosegue Andreoli – dà su vicolo San Marco, dove c’è un piccolo giardinetto per i bimbi e un ballatoio».
Andreoli abita da anni in quel condominio e riferisce di «parlare a nome di tanti anziani del suo palazzo, ormai stufi di una situazione che definiscono non più sopportabile. Sembra che la colonia felina fosse autorizzata – almeno fino a un anno fa – ma ora che da febbraio quella famiglia non abita più in via Cialdini, c’è a maggior ragione un problema di sicurezza».
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«Sono anni che facciamo esposti e segnalazioni agli uffici pubblici, Asur compresa. Abbiamo chiamato anche i vigili, visto che il regolamento comunale vieterebbe di dare da mangiare agli animali sul suolo pubblico, ma da questa situazione non se ne esce. Se non avessi tutta la documentazione fotografica – spiega la segnalante – nessuno mi crederebbe».
«Se fino a qualche anno fa, i gabbiani erano 2 o 3, ora sono diverse decine: si radunano sui tetti, sono anche abbastanza cattivi. Girano persino tra i cassonetti e l’altro giorno, a tal proposito, hanno impaurito un anziano che era andato a buttare giù la spazzatura. Quel signore è tornato a casa col sacchetto perché il gabbiano lo fissava».
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Di piccioni, poi, «ce ne sono una marea, così come anche dei grossi topi per il quartiere. Gli escrementi dei volatili rendono le macchine un lerciume. È evidente che gli animali sono attirati dal mangiare che questa famigliola lascia ai gatti e ai volatili tra le auto e sul suolo pubblico. Ora, come dicevo, la donna non abita più sotto di me, ma la casa è pur sempre sua e viene tre volte al giorno per prendersi cura di questi animali».
I residenti, specialmente in estate, verrebbero svegliati dai richiami dei gabbiani: «Via Cialdini è vicina al porto e a maggior ragione di gabbiani ce ne sono parecchi. Alle 4, molto spesso, capita di svegliarsi a causa del rumore che fanno. Perché sono tanti e ormai conoscono gli orari e hanno preso l’abitudine di venire qua».
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Di problemi, poi, ce ne sono altri: «Marciapiedi che si sbriciolano, sampietrini rimossi e accatastati agli angoli della strada e muretti storici che cadono a pezzi. Così come gente che parcheggia ovunque in una via stretta e storica, qual è via Cialdini. È capitato più volte che le ambulanze in sirena o i mezzi dei vigili del fuoco in emergenza dovessero fare retromarcia perché non riuscivano a transitare. Accade perché dopo le 19 la gente posteggia su ambo i lati della via».
Insomma, c’è «poca civiltà, qui e poca attenzione da parte delle istituzioni. L’asfalto dietro i civici 55 e 57 salta via e la rupe San Marco avrebbe bisogno di più cura. Mi chiedo davvero come si possa vivere così – riflette Andreoli – i vigili non si vedono quasi mai, di controlli ce ne sono pochi. E alcune volte, nei palazzi vicini, per entrare nel portone di ingresso, bisogna scavalcare gruppi di ragazzi che bevono e fumano stravaccati là. Bene i murales di Capodimonte, ma il quartiere va curato nella sua interezza, anche intorno ai murales. Venite a fare un giro qua – conclude la signora Cristina – e troverete escrementi di piccioni (quasi) ovunque, cicche che volano dalla finestra e poco senso civico».