Ancona-Osimo

Spreco farmaci, al via un progetto di recupero in 8 farmacie tra Ancona e Falconara

L'iniziativa prevede la raccolta tra i cittadini dei farmaci validi (non scaduti, correttamente conservati, in confezioni ancora integre e con foglietto illustrativo) e la loro redistribuzione nell'ambito di una rete di solidarietà e di assistenza

ANCONA – Contrastare lo spreco di farmaci inutilizzati ma ancora validi, favorire il risparmio sulla spesa sanitaria dei medicinali e ridurre l’inquinamento da rifiuti farmaceutici. Sono questi gli obiettivi del progetto Farmaco Amico, che vede la collaborazione tra il Comune di Ancona, Banco Farmaceutico, Rotary Club Ancona Conero e Ordine provinciale dei Farmacisti. Il progetto è stato presentato questa mattina nella ex sala consiliare del Comune di Ancona.

Si stima che siano oltre 8 miliardi le compresse di medicinali buttate via ogni anno, uno spreco stimato per una città come Ancona di circa 300 mila confezioni dal costo medio di circa 14 euro a scatola. Il progetto prevede la raccolta tra i cittadini dei farmaci validi (non scaduti, correttamente conservati, in confezioni ancora integre e con foglietto illustrativo) e la loro redistribuzione nell’ambito di una rete di solidarietà e di assistenza. Nel concreto, in ognuna delle farmacie aderenti al progetto, i cittadini troveranno dei contenitori adibiti alla raccolta dove potranno conferire i medicinali, che verranno ritirati dal banco Farmaceutico ogni 2 settimane. Possono essere donati tutti i tipi di farmaci sia quelli con prescrizione sia quelli senza prescrizione, ad eccezione delle sostanze psicotrope e stupefacenti, i farmaci ospedalieri in fascia H, quelli da conservare nella catena del freddo e quelli che contengono principi attivi vietati per motivi legati alla salute pubblica.

Da sinistra Lorenzo Piatti (direttore commerciale regionale Intesa Sanpaolo), Roberta Tomassini (del Banco Farmaceutico Ancona), Marco Malinverno (direttore del Banco Farmaceutico di Milano), Emma Capogrossi (assessore alla sanità del Comune di Ancona), Elena Jacobs (responsabile valorizzazione del sociale Intesa Sanpaolo), Piero Maria Calcatelli (Ordine farmacisti Provinciali) e Giancarlo Moroni del Rotary Club Ancona Conero.

Una iniziativa resa possibile grazie alla partnership tra Fondazione Bando Farmaceutico Onlus e Intesa Sanpaolo siglata nel luglio scorso per il periodo 2018-2021. Un accordo che rientra tra i capisaldi del Programma Intesa Sanpaolo per i bisognosi il cui obiettivo è quello di redistribuire 3 mila medicinali al mese. Un progetto molto importante se si considera che, secondo le ultime rilevazioni Istat, sono oltre 1.618.000 le famiglie italiane stimate in condizione di povertà assoluta, mentre 1 italiano su 4 nel 2017 ha dovuto rinunciare ad acquistare farmaci per ragioni economiche.

LE FARMACIE ADERENTI
Otto le farmacie nelle quali verrà attuata la raccolta di farmaci, dove le persone potranno consegnare i medicinali inutilizzati, 7 ad Ancona e 1 a Falconara Marittima: Farmacia San Giorgio in via Giannelli, Farmacia Tomassini di Aspio, Farmacia Sciarrillo in via Ascoli Piceno, Farmacia Palmieri e Garuffi in corso Garibaldi, Farmacia Dorica Settimin in via dell’Industria e Farmacia Mannucci in via Galilei 2 a Falconara Marittima.

Il Banco Farmaceutico si occuperà di redistribuire i farmaci raccolti agli enti e alle cooperative territoriali convenzionate, tra le quali La Gemma, l’Irs l’Aurora, la Caritas, la Santissima Annunziata, che provvederanno a distribuirli ai nuclei familiari e alle persone in difficoltà economica e quindi non in grado di acquistarli.

Una iniziativa che rientra nell’ambito di un percorso virtuoso avviato nel gennaio 2014 dall’Amministrazione Comunale di Ancona, denominato “Ancona città …in Comune” volto a creare un circuito di solidarietà , cooperazione e confronto, «del quale siamo orgogliosi e contenti per i risultati che sta dando», ha sottolineato la sindaca di Ancona Valeria Mancinelli.

«La responsabilità sociale, la solidarietà e la coooperazioneha evidenziato l’Assessore alle politiche sociali e alla Salute, Emma Capogrossi-  si possono e si devono condividere ed è proprio quando pubblico e privato si uniscono – come in questo caso- che si possono ottenere i migliori risultati. Questo è il metodo che l’Amministrazione comunale sta proponendo negli ultimi anni e che ha permesso di costruire una rete di protezione capace di realizzare interventi di sostegno alle tante persone che a causa della grave crisi economica si trovano in una condizione di vulnerabilità».

Gli Ospedali Riuniti di Ancona a tal proposito hanno promosso la scorsa settimana un corso ECM, organizzato dal professor Vincenzo Moretti, dirigente della Farmacia Ospedaliera degli Ospedali Riuniti di Ancona, destinato a medici, farmacisti e infermieri, per promuovere la cultura del valore del farmaco e la necessità di non sprecare un bene prezioso. «La Regione Marche ha già promosso una sua Legge Regionale nel 2013 la numero 3 che prevedeva anche l’attivazione di un protocollo attuativo per il recupero dei farmaci – spiega Moretti – Il mio compito è stato quello di promuovere un protocollo attuativo valido per tutte le farmacie convenzionate e pubbliche delle Marche, in cui poter effettuare la raccolta dei farmaci ancora validi. Il protocollo è in fase di perfezionamento. Nelle more del progetto attuativo la farmacia ospedaliera di Torrette ha già iniziato a raccogliere i farmaci donati dai pazienti perché non più utilizzati e ha promosso un corso ECM per accrescere la cultura del non spreco. La spesa per i farmaci nelle Regione Marche è di 300 milioni di euro solo per le farmacie convenzionate. Stime Doxa ci dicono che 1 terzo dei farmaci non è utilizzato e viene buttato via. Le iniziative di recupero dei farmaci validi si pongono l’obiettivo di contenere lo spreco avviando un percorso strutturato per farli pervenire a enti di volontariato che ne hanno bisogno, mantenendo la piena tracciabilità del farmaco. Queste iniziative oltre che venire incontro ai bisogni degli indigenti, riduce lo smaltimento dei farmaci scaduti e la quota di inquinamento da medicinali che sorprendentemente, ma con dati molto ben documentati, avviene in tutte le regioni, compresa la nostra».

«Il Rapporto sulla povertà sanitaria che abbiamo presentato di recente  ha spiegato  Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus  fotografa una situazione preoccupante: le famiglie povere spendono in farmaci il 54% del proprio budget sanitario (contro il 40% delle altre) perché investono meno in prevenzione. Complessivamente, nel 2018, 539.000 persone in stato di indigenza non hanno avuto un reddito sufficiente per curarsi. Di loro, si sono prese cura circa 1.800 enti assistenziali sostenuti da Banco Farmaceutico. Grazie al Recupero Farmaci Validi, e grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo, chiunque può aiutare una persona a curarsi. Si tratta di un gesto semplice, che impone solamente un piccolo sforzo di memoria (ricordarsi dei farmaci che non si utilizzano più) a fronte di un grande risultato».

Un sostegno quello del gruppo Sanpaolo all’economia italiana che come ha sottolineato Elena Jacobs, Responsabile Valorizzazione del Sociale e Relazioni con le Università Intesa Sanpaolo«non può trascurare chi si trova ad affrontare situazioni di difficoltà ed il contrasto alle disuguaglianze. Nel nostro Piano di Impresa abbiamo previsto azioni specifiche e concrete a sostegno di coloro che si trovano in condizioni di povertà e disagio sociale, nel cui ambito rientra appunto la collaborazione con il Banco Farmaceutico per la raccolta e redistribuzione di quasi 150mila medicinali ancora validi nell’arco di quattro anni. Siamo orgogliosi di essere parte di una sinergia virtuosa grazie alla quale oggi si presenta l’avvio del progetto Farmaco Amico ad Ancona».

 

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