Ancona-Osimo

Presidio “No Green pass” in via Mattei, interviene la Questura di Ancona: una denuncia, 10 fogli di via e 11 sanzioni

La Questura di Ancona, nelle ultime ore, ha spiccato una serie di provvedimenti nei confronti dei manifestanti al presidio non autorizzato alla Zipa. Lo sgombero ieri mattina

polizia, volante, squadra mobile

ANCONA – Una denuncia, 10 i fogli di via obbligatori e 11 sanzioni amministrative. È il bilancio dei provvedimento emessi dalla Questura di Ancona, nei confronti dei partecipanti al presidio non autorizzato “No Green pass” in via Mattei, alla Zipa di Ancona smantellato ieri mattina dalle forze dell’ordine. Nell’area, dall’alba del 15 ottobre, era in atto un presidio no-stop di protesta per l’estensione della certificazione verde ai luoghi di lavoro.

Un presidio, a sostegno dei portuali, che andava avanti senza interruzioni, anche di notte, e che in alcuni momenti ha visto i manifestanti attraversare le strisce pedonali, come forma di protesta. 10 i fogli di via obbligatori firmati dal questore di Ancona Giancarlo Pallini, spiccati dagli agenti della Divisione Anticrimine in queste ore, nei confronti di alcuni manifestanti “No Green pass”, partecipanti al presidio non autorizzato in via Mattei.

Il provvedimenti sono stati emessi per i disagi arrecati alla cittadinanza, in seguito ai ripetuti blocchi stradali, messi in atto da alcuni manifestanti, e per i comportamenti non rispettosi della normativa specifica in materia, come sottolinea la nota stampa diramata dalla Questura di Ancona.

Si tratta di persone non residenti nel capoluogo, che sono giunte ad Ancona per partecipare alle iniziative, e ritenuti soggetti pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica. Gli agenti della Divisione Polizia Amministrativa hanno elevato anche 11 sanzioni per violazioni amministrative nei confronti dei manifestanti che attraversavano sulle strisce pedonali, impedendo la libera circolazione dei veicoli in transito.

Multe che vanno da un minimo di 1.000 ad un massimo di 4.000 euro. Infine un cittadino italiano è stato denunciato per aver impedito la libera circolazione con il proprio veicolo: l’uomo rischia la reclusione da uno a sei anni.

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