Ancona-Osimo

Ad Ancona la Conferenza regionale delle Autorità di Pubblica Sicurezza. Il prefetto: «Regione ancora aliena a criminalità organizzata»

Durante la riunione che si è svolta in Prefettura, sono stati presentati due protocolli: uno antiusura e antiracket e l'altro per l'integrazione degli stranieri

La Conferenza regionale delle Autorità di Pubblica Sicurezza in Prefettura, ad Ancona

ANCONA – «Il presidio del territorio sotto molteplici aspetti» al centro della riunione della Conferenza regionale delle Autorità di Pubblica Sicurezza in Prefettura, ad Ancona, nel corso della quale vengono presentati due protocolli: un protocollo antiusura e antiracket contro le infiltrazioni criminali nelle aziende (con l’ABI) e un secondo protocollo per l’integrazione degli stranieri tramite corsi di lingua italiana (con l’Ufficio Scolastico Regionale).

«Le attività che vengono svolte sono polimorfiche – ha detto a margine del vertice il prefetto di Ancona Darco Pellos -. La regione rimane ancora aliena dal fenomeno della criminalità organizzata, tuttavia, l’attenzione non può essere mai ridotta».

Presenti alla riunione i Prefetti e i vertici delle Forze di Polizia delle cinque province marchigiane, i Comandanti regionali dell’Arma Carabinieri e della Guardia di Finanza, il Presidente della Corte d’Appello, il Procuratore generale della Repubblica, il Procuratore Distrettuale Antimafia, il Presidente e il Procuratore del Tribunale dei Minorenni delle Marche, il Rettore dell’Università Politecnica delle Marche e l’Ufficio Scolastico Regionale.

«Non abbiamo evidenze della presenza criminale sul nostro territorio» ha confermato il prefetto di Ancona «né reati spia» di questa presenza, come incendi, danneggiamenti dolosi, ha spiegato, episodi «che in questo momento sul nostro territorio non ci sono». «In tema di sicurezza pubblica non c’è mai il raggiungimento di un obiettivo» ha detto e devono essere «sempre elevati gli standard di sicurezza» che dobbiamo garantire «alla nostra popolazione».

Per questo «sono varie le attività che vengono poste in essere», dalle «azioni ad Alto Impatto che le forze di polizia, coordinate dalla Questura» mettono «costantemente in atto sul territorio e questo consente di individuare tutti i soggetti che in qualche maniera procurano disagio. Poi c’è anche una attività istituzionale, una collaborazione tra istituzioni e il mondo degli operatori economici».

Il prefetto ha spiegato che verrà presentato «un protocollo antiusura e antiracket sotto l’egida dell’associazione bancaria italiana (ABI)» a cui partecipano diverse associazioni con l’obiettivo di prevenire «l’infiltrazione criminale nelle aziende». Una «attenzione massima» al fenomeno per «evitare che gli operatori commerciali ed economici possano essere messi in mano a dei soggetti usurai».

L’altro protocollo presentato è quello con l’Ufficio Scolastico Regionale per favorire la piena integrazione degli stranieri, tramite corsi di lingua italiana che si terranno nelle scuole delle Marche. Dopo gli sbarchi di migranti avvenuti negli ultimi mesi al porto di Ancona, l’ultimo in ordine di tempo in agosto, il prefetto ha spiegato che al momento non ci sono criticità: «Abbiamo una realtà estremamente favorevole in termini di accoglienza e di disponibilità» ed ha concluso aggiungendo «gli sbarchi ci hanno dato grande motivo di soddisfazione per la collaborazione interistituzionale che si è realizzata».

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