Ancona-Osimo

Ancona, porto e ambiente: lettera aperta di Altra Idea di Città

L'appello di Francesco Rubini e Giacomo Zacconi: obiettivo, prima di tutto, il ritiro della delibera sul banchinamento del molo Clementino

La conferenza di Altra Idea di Città

ANCONA – Altra Idea di Città scrive una lettera aperta alla cittadinanza per rilanciare la sua battaglia in tema di ambiente e salute. Porto e strenua opposizione alla banchina per le grandi navi da crociera al molo Clementino, dunque, cui peraltro s’è opposto nei mesi scorsi anche il sindaco Daniele Silvetti, ma anche lavoro, occupazione, traffico e mobilità sostenibile. Il tutto spiegato in una conferenza stampa da Francesco Rubini e Giacomo Zacconi, presenti anche i presidenti Margherita Baldoni e Luca Paciello. «Rilanciamo ufficialmente le attività del movimento dopo le elezioni amministrative – attacca Francesco Rubini –. Dentro questa contrapposizione tra chi governava prima e chi lo fa adesso e anche contro quella narrazione per cui in questa città ci sarebbero solo centrodestra e Pd, noi in realtà c’eravamo prima, ci siamo stati e ci saremo. Ripartendo però dalle nostre idee cardine, anche per uscire da questa dialettica fasulla su problematiche, screzi e polemiche. Noi ci siamo e vogliamo rifocalizzare l’attenzione della città e della politica sui temi a noi cari. Abbiamo riformulato le nostre cariche interne e questa è anche l’occasione per presentare Giacomo Zacconi, nuovo portavoce insieme a Loretta Boni».

I temi cari ad Altra Idea di Città trattati nella lettera aperta: «Ci sono temi strategici sui quali, all’interno degli screzi degli ultimi mesi, sembra essersi un po’ persa l’attenzione. Abbiamo visto le polemiche tra gli assessori, per esempio sulla Mole, e si perde di vista il tema fondamentale: l’ambiente, soprattutto in relazione al porto, che rimane strategicamente il fulcro del futuro di questa città. Intorno a questa questione, rilanciando la nostra contrarietà alla banchina per le grandi navi da crociera al molo Clementino, noi lanciamo un appello, una lettera aperta, un testo con cui invitiamo cittadini, movimenti, partiti, associazioni, le migliori energie della città a confrontarsi con noi per rilanciare un periodo di mobilitazione e di proposte alternative rispetto al futuro del porto e, in generale, sul sistema complessivo infrastrutturale legato all’ambiente in questa città che continuiamo a ritenere molto critico».

Per Altra Idea di Città inizia un percorso: «Sottoporremo questa lettera alle associazioni, ai movimenti, ai partiti, per arrivare anche a una grande manifestazione, magari nelle vicinanze del G7 Salute, per dire che in questa città esistono problemi gravi di salute».

LEGGI ANCHE: Ad Ancona il G7 Salute

Quindi l’intervento di Giacomo Zacconi che ha illustrato nei dettagli l’oggetto della lettera aperta ai cittadini: «Non vogliamo cadere nella trappola della contrapposizione di chi difende il lavoro e di chi difende l’ambiente, contrapposizione falsa e malata. La vera contrapposizione è quella tra la tutela dei lavoratori anche attraverso l’ambiente, una tutela per tutti, e i profitti, che invece sono per pochi. Il tema principale dell’appello è la nostra richiesta del ritiro della delibera 50 del 2019, quella che riguarda la disponibilità del molo Clementino per il progetto di banchinamento per le grandi navi da crociera. Questo per cercare di fare tutto il possibile, adesso e nel minor tempo possibile, prima che questi lavori vadano avanti».

«Sono mesi che è stata messa nei cassetti del consiglio comunale – aggiunge ancora Rubini –. La commissione competente non viene convocata. Quindi alla luce di questo ostruzionismo palese abbiamo deciso di ritirarla dalla commissione e chiesto che venga discussa direttamente in consiglio comunale. Perché sappiamo quanto Silvetti abbia in questi mesi, a differenza della precedente amministrazione, quanto meno palesato la sua contrarietà al progetto. Ma vogliamo stanare definitivamente lui e la sua maggioranza. C’è una delibera decisiva che può essere ritirata e che può determinare uno stop importante a quel progetto. Vogliamo che finalmente ognuno si assuma la propria responsabilità. Siamo convinti che da questo progetto passi il futuro strategico del porto della città, la penisola, Fincantieri, il porto antico».

E su Fincantieri: «Oggi dentro al cantiere, cuore pulsante dell’occupazione del porto, assistiamo alla luce del sole a fenomeni di schiavitù, caporalato, subappalti. Tutti i giorni. Per questo citiamo anche questi temi: importante l’ambiente ma altrettanto importante tenere la lente su questi fenomeni che fanno di Fincantieri una sorta di Rosarno della cantieristica. I meccanismi sono gli stessi, ma invece dei pomodori lì dentro si verniciano le carene delle navi».

Altra Idea di Città nell’appello parla indirettamente anche del traffico e della mobilità, rispolverando il tema della stazione marittima e della metro di superficie: «Le promesse in campagna elettorale dell’attuale sindaco sono state roboanti – conclude Rubini – ma a tutt’oggi non siamo più in grado di capire che fine farà la stazione marittima e se è vero che la cosiddetta filiera istituzionale è ancora intenzionata a mettere mano al progetto di metropolitana di superficie. Siamo ancora convinti che quell’infrastruttura di mobilità sostenibile possa essere decisiva per immaginare uno sviluppo diverso del traffico e della viabilità per questa città»

© riproduzione riservata

Ti potrebbero interessare