Ancona-Osimo

Polizia Stradale di Ancona, Monica Grazioso nuova dirigente: prima donna alla guida della Stradale dorica

Il primo dirigente della Polizia di Stato Monica Grazioso che succede a Francesco Cipriano, ha assunto l'incarico il primo settembre. La nuova dirigente arriva dalla Questura di Perugia

Monica Grazioso alla guida della Polstrada Ancona

ANCONA – Cambio al vertice della Sezione di Polizia Stradale di Ancona, dove dal primo settembre ha assunto l’incarico il primo dirigente della Polizia di Stato Monica Grazioso che succede a Francesco Cipriano.

Per la prima volta a dirigere la Stradale di Ancona è una donna, un primato per le Marche, che segue quello avvenuto alla guida del Compartimento di Polizia Stradale delle Marche, dove dal luglio scorso l’incarico è ricoperto dalla dirigente superiore della Polizia di Stato Maria Primiceri che era succeduta a Lucio Pennella nuovo Questore di Teramo.

La dottoressa Grazioso, che ha iniziato la sua carriera nella Polizia di Stato alla Stradale, prima a Trieste e poi a Bologna e Ravenna, ha alle spalle un solido “bagaglio” di esperienza, fra le quali figura anche quella antiterrorismo. Dal Centro Operativo Autostradale di Bologna che gestisce la viabilità autostradale di uno dei nodi viari più complessi, alla direzione della Digos di Ravenna, dove ha condotto brillanti operazioni, tra cui la cattura di un foreign fighter in procinto di partire per la jihad.

La nuova dirigente arriva dalla Questura di Perugia, dove ha diretto l’ufficio di Gabinetto del Questore, mentre ad Udine aveva diretto la divisione di Polizia Amministrativa e Sociale. Ad Ancona Monica Grazioso sottolinea di aver trovato una squadra molto armonizzata e professionale, un ufficio molto preparato e al servizio della comunità.

Nel delineare gli obiettivi della sua azione fa sapere che proseguirà nel solco lasciato dai suoi predecessori e in strettissimo raccordo con il comandante del Compartimento di Polizia Stradale delle Marche. Sotto la lente di ingrandimento della nuova dirigente ci saranno sia «i comportamenti più pericolosi dei conducenti» e «il costante aggiornamento dell’analisi dei dati relativi all’infortunistica stradale, sulla quale calibrare gli interventi».

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