Ancona-Osimo

Fede coordinatore regionale dei 5 Stelle, il Movimento si riorganizza: «Lavoro sui territori, per coinvolgere cittadini, imprese, istituzioni»

Dopo l'esito delle amministrative il parlamentare è stato eletto coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle in fase di riorganizzazione

Giorgio Fede

ANCONA – Il parlamentare Giorgio Fede è stato nominato coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle. Il movimento si dà così un nuovo asset per rilanciarsi dopo l’esito delle amministrative che nelle Marche ha visto i 5 Stelle perdere il sindaco di Fabriano, andato al Pd (Daniela Ghergo) e anche Jesi dove non avrà un consigliere. «Il Movimento 5 Stelle ha mostrato la sua debolezza sui territori mentre va forte in Parlamento – osserva – per questo abbiamo deciso di darci una nuova organizzazione, più strutturata».

In pratica non ci sarà più la figura del facilitatore, ma il Movimento si configura di più con un assetto tipico del partito politico. Una novità che arriva dopo la sentenza del Tribunale di Napoli che ha fatto chiarezza anche sulla leadership di Conte. Ed ora il Movimento vuole ripartire proprio dai territori, dove secondo Fede «spesso l’attività svolta dai nostri candidati rimane più in sordina e questa invisibilità penalizza».

«Dobbiamo lavorare intensamente sui territori, per coinvolgere cittadini, imprese, istituzioni – spiega – . Il segnale dell’astensionismo che cresce ad ogni tornata elettorale indica, non solo a noi, ma a tutte le forze politiche, una disaffezione alla partecipazione e noi ripartiremo proprio da questo punto. Su questo tema cercheremo di colmare le aspettative di tanti cittadini che in questi anni e in questa ultima legislatura segnano una sofferenza oggettiva acuita dalle tante difficoltà che vive la nostra nazione, seppur causata da fattori esterni alla responsabilità politica attuale, quali i deficit delle infrastrutture, la pandemia e le difficoltà del sistema sanitario , la guerra Russia Ucraina con tutte le conseguenze sociali ed economiche per cittadini ed imprese».

Citando il report dell’Inps «che indica 6 milioni di Italiani in difficoltà economica» secondo il pentastellato marchigiano emerge «una linea di azioni secondo la quale ci siamo sempre mossi come unico partito nello scenario politico, pensando più a costruire che a facili polemiche. Far capire la reale natura del nostro impegno a tutti, troppo spesso ammaliati dalle facili polemiche di partiti che, in concreto, non hanno mai proposto nulla oltre slogan che mirano esclusivamente alla pancia delle persone soffiando sulla rabbia ma non proponendo nulla di concreto. E l’esito dei referendum ne è l’ultimo esempio».

Nel dettaglio la nuova organizzazione vedrà una rete nazionale e territoriale «completa a tutti i livelli» con un Comitato Nazionale per gli affari territoriali, coordinatori regionali e coordinatori provinciali, poi gruppi territoriali nelle città con almeno 30 partecipanti e con un loro rappresentante. «Completeremo la nostra struttura con l’elezione della parte territoriale del consiglio Nazionale con candidature che dovrebbero terminare oggi, 19 giugno – spiega -. Giugno sarà anche un mese intenso di iniziative e scadenze per la nuova organizzazione: entro fine giugno ci sarà la consultazione dei nostri iscritti sul doppio mandato e sulla destinazione delle restituzioni fatte con i versamenti di noi parlamentari, circa 5 milioni da disporre per progetto utili alla collettività». Insomma, in conclusione ne uscirà un «Movimento che sarà ancor più organizzato e strutturato nei territori, per lavorare al meglio».

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