Ancona-Osimo

Marche, pesca del tonno rosso in zona vietata, interviene la Guardia Costiera

Nelle operazioni di perlustrazione, comprese tra la foce del fiume Cesano e quella del Musone, sono state intercettate dai militari quattro imbarcazioni da diporto ad una distanza dalla costa superiore rispetto a quella consentita dalle norme

Alcuni degli attrezzi sequestrati dalla Guardia Costiera

ANCONA – Dal 13 al 16 luglio i militari della Guardia Costiera, a bordo delle unità navali CP 723, GC A15 e GCA83, hanno perlustrato il litorale compreso tra la foce del fiume Cesano e la foce del fiume Musone. Nelle operazioni sono state intercettate quattro imbarcazioni da diporto intente alla pesca del tonno rosso ad una distanza dalla costa superiore rispetto a quella consentita dalle norme e in zona vietata alla pesca, e più precisamente negli specchi antistanti le piattaforme di estrazione idrocarburi.

Durante i controlli sono stati inoltre rinvenuti e rimossi 116 attrezzi da pesca posizionati in zone vietate, privi dei simboli di segnalazione, suddivisi in 27 cestini, 4 nasse e 85 bertovelli.

Dai militari sono state elevate sanzioni per un totale di 14mila euro. Sequestrati anche il pesce e le attrezzature da pesca.

«Il risultato odierno è frutto di una costante attività investigativa volta a debellare la pesca abusiva e il commercio illegale di prodotto ittico. Questo per assicurare il rispetto delle norme in materia di pesca e rintracciabilità del prodotto, e per garantire la salvaguardia della salute pubblica, dell’ambiente e dell’intero ecosistema marino», spiega la Guardia Costiera.

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