Ancona-Osimo

Pesca e sostenibilità, il progetto della marineria di Ancona: stop alle cassette di polistirolo per ridurre l’inquinamento

La marineria di Ancona inizia a sostituire progressivamente le cassette di polistirolo con quelle in plastica riciclata, dando un contributo concreto all'economia circolare. Il punto con Apollinare Lazzari, presidente della cooperativa produttori pesca di Ancona

ANCONA – Ad Ancona il mondo della pesca si fa più sostenibile. Da oggi la marineria dorica inizia a sostituire progressivamente le cassette di polistirolo con quelle in plastica riciclata, dando un contributo concreto all’economia circolare, un progetto contro l’inquinamento del mare.

I materiali di cui sono composti i packaging, ovvero gli imballaggi, rappresentano una delle fonti di inquinamento presenti nelle acque. Eliminando il polistirolo dagli imballaggi con cui viene trasportato e venduto il pescato, sostituendolo con la plastica riciclata si compie un atto concreto sul fronte della sostenibilità, spiega Apollinare Lazzari, presidente della cooperativa produttori pesca di Ancona.

Apollinare Lazzari, presidente della Cooperativa Pescatori di Ancona

«Uno dei maggiori inquinanti del mare è rappresentato dalle plastiche» spiega perché causa danni all’habitat marino ed impatta anche sull’organismo umano, visto che le microplastiche finiscono anche nel piatto dopo essere state ingoiate dai pesci. Una questione tutt’altro che marginale. «Abbiamo voluto dare un contributo all’economia circolare – prosegue Lazzari – cercando di risolvere anche se solo in parte ad uno dei problemi più urgenti da affrontare». I pescatori sono sempre di più sentinelle per quanto riguarda la salute dell’ecosistema marino, anche per quanto riguarda il cambiamento climatico.

Un settore che sconta una crisi legata alla carenza di personale e al caro carburante, oltre che alle nuove direttive dell’Unione Europea che vorrebbero eliminare la pesca a strascico entro il 2030. Un mestiere antico che rischia di scomparire favorendo le importazioni di Paesi non lontani non sottoposti alle direttive europee.

Il Natale però porta speranza al comparto. In vista delle festività natalizie si intensifica l’attività della marineria e nella settimana precedente alla Vigilia di Natale, quando per tradizione si consuma pesce, i pescherecci usciranno dal porto quattro volte in una settimana anziché tre. «Il pesce in questo periodo c’è ed è di ottima qualità – spiega Apollinare Lazzari – c’è anche una buona richiesta da parte del mercato, per cui siamo positivi e ottimisti, anche se le quotazioni all’asta sono ancora sotto soglia».

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