Ancona-Osimo

Gli alberghi scaldano i motori in vista della stagione estiva: «Stimate 2mila possibili assunzioni»

Nelle Marche sono quasi 800 le strutture alberghiere con oltre 11mila lavoratori: circa il 65% gli hotel effettuano una apertura stagionale, il 35% invece sono aperti tutto l'anno. Federalberghi punta a potenziare la formazione

ANCONA – Con l’estate ormai quasi alle porte ferve la ricerca di personale negli alberghi che scaldano i motori in vista di una stagione che potrebbe far toccare nuovi record di presenze. E le premesse ci sono tutte, perché, come spiega Emiliano Pigliapoco, consigliere regionale di Federalberghi «le prenotazioni già in questa fase hanno superato del 10-15% quelle del 2019, periodo pre Covid».

Un ottimo segnale, ma si ripropone la questione personale, con la ricerca spasmodica, da parte degli albergatori che effettuano l’apertura stagionale, di camerieri, aiuto cuochi, per le strutture che hanno anche il ristorante, di receptionist, personale di segreteria e di personale che effettua le pulizie.

Nelle Marche sono quasi 800 le strutture alberghiere in cui lavorano oltre 11mila lavoratori: circa il 65% gli hotel effettuano una apertura stagionale, il 35% invece sono aperti tutto l’anno. Il fabbisogno di personale e quindi le potenziali assunzioni sono stimate da Federarberghi attorno «alle 2mila unità».

Pigliapoco rispedisce al mittente le accuse di chi sostiene che non si trovi personale perché sottopagato: «Non concepisco chi propone 4 o 5 euro all’ora ad un lavoratore – dice – se un dipendente è soddisfatto è la più bella e importante pubblicità per una attività, perché il cliente percepisce quando una struttura funziona bene e c’è armonia».

Il problema, spiega, è che «il personale non si trova, soprattutto se si tratta di strutture con apertura stagionale». Sia negli hotel della costa, che in quelli dell’entroterra ci sono importanti possibilità di assunzioni ma dei ragazzi che si diplomano all’alberghiero solo un 10-15% prosegue nell’attività, quindi poi è naturale che alberghi, ristoranti e bar non riescano a trovare personale qualificato».

Secondo Pigliapoco occorre capire le ragioni della dispersione dei diplomati, del perché i ragazzi dopo il percorso formativo decidono di orientarsi su altri lavori, «nonostante nella ricettività ci siano grandi opportunità. Quello che vogliamo fare è stringere i contatti con i presidi degli istituti alberghieri delle Marche per potenziare la formazione, così da garantire occupazione ai neo diplomati e personale di qualità alle strutture alberghiere».

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