Ancona-Osimo

Pd verso il congresso, ecco la roadmap. Amati: «L’auspicio è di una candidatura unitaria. Finché uno non muore ci spera»

Il Partito Democratico si prepara al congresso regionale che darà un volto nuovo ai vertici dei dem, ma anche ai circoli, alle Unioni comunali, alle segreterie provinciali e alle relative assemblee

Un momento della presentazione nella sede regionale del Pd della roadmap in vista del congresso del partito

ANCONA – È stata illustrata questa mattina 6 novembre nella sede regionale del Pd, ad Ancona, la roadmap in vista del congresso regionale del partito, fissato per il 19 dicembre, quando si terranno le primarie aperte con il compito di rinnovare i vertici dem.  La commissione regionale del partito, guidata da Silvana Amati, ha definito le tappe fondamentali che da qui al 9 gennaio 2022, porteranno il partito ad un nuovo volto.

Oltre al nuovo segretario o segretaria regionale del Pd, il percorso congressuale darà un nuovo volto anche ai circoli, alle Unioni comunali, alle segreterie provinciali e alle relative assemblee. I dem puntano a tornare maggiormente a contatto con i cittadini e le loro problematiche.

L’auspicio espresso da Silvana Amati, è quello di un segretario del Pd «dedito al partito» e che si possa arrivare ad «una candidatura unitaria. Finché uno non muore ci spera» aggiunge con una battuta. Nessun commento sulle ipotesi ad oggi sul tavolo, né sulla polemica esplosa dopo la raccolta firme a sostegno della candidatura del consigliere regionale Antonio Mastrovincenzo alla guida dei dem, bacchettata come «fuga in avanti» dal capogruppo consiliare Maurizio Mangialardi.

Silvana Amati

I dem puntano al rilancio dopo la batosta alle elezioni regionali, e il nuovo o la nuova segretaria regionale del partito, avrà l’arduo compito di far riacquistare credibilità e consensi al Pd e riunificare le diverse correnti e anime presenti al suo interno.

«La riorganizzazione – come ha evidenziato Amati – rinnova complessivamente tutta la dirigenza del Partito Democratico, e visti i bei segnali che abbiamo dall’Italia, speriamo che serva anche per andare avanti, migliorare e riconquistare la Regione».

La presidente ha evidenziato che dalla base «arrivano messaggi di unità e il compito della Commissione regionale per il congresso è quella di dettare le regole, speriamo che oltre alle regole ci sia il buon senso di dare alle Marche, una direzione e soprattutto un partito che colga il senso vero degli elettori e anche degli iscritti».

All’accusa che nei dem “i giochi” siano sempre decisi a tavolino dalle stesse persone del partito, Amati ha replicato «pensiamo che l’organizzazione sia un punto importante della gestione. Nonostante l’antipolitica che è prevalsa nell’ultimo periodo, è chiaro che se abbiamo una struttura che parte dai circoli, ai comunali, alle federazioni e al regionale con il suo meccanismo, pensiamo che una voce in capitolo la debbano avere. Speriamo – aggiunge – che sia la più coordinata possibile e che, dal momento che abbiamo aperto ai cittadini, che questi vengano a votare, perché la sfida vera che abbiamo è vedere in quanti verranno».

La priorità per Silvana Amati è quella di ricostruire un rapporto con i cittadini e «in un quadro fragile e delicato» come l’attuale, dare il segnale che il partito si occupa «dei problemi delle persone». Tra i temi quello del lavoro, con le numerose vertenze in atto, la sanità, messa alle strette dalla pandemia, e poi i segnali di crisi sul fronte della democrazia con il ritorno dell’antisemitismo. In tale contesto il nuovo segretario o segretaria del Pd dovrò allargare la base del partito e ampliare le iniziative, ma soprattutto mantenersi ben ancorato alla concretezza dei problemi vissuti dai cittadini. Altrimenti il rischio per il partito, ironizza, è che «il sole dell’avvenire non sorga più».

Fanno parte della Commissione regionale per il congresso, oltre alla presidente Silvana Amati, anche Giorgio Baldantoni, Giovanna Berluti, Antonella Ciccarelli, Carlo D’Alessio, Valentina Galati, Loredana Marziali, Francesco Micucci, Graziella Monacelli, Andrea Nocchi, Stefano Stracci e Gino Traversini.

La Commissione regionale per il congresso del Pd

Le ipotesi sul tavolo

Ad oggi sono due le candidature sul tavolo: quella di Antonio Mastrovincenzoe, sostenuta da una raccolta firme sottoscritta da 107 esponenti del partito fra i quali spicca Villa Fastiggi, roccaforte dell’ex governatore Luca Ceriscioli. Dall’altro versante c’è Augusto Curti, ex sindaco di Force, appoggiato dal sindaco di Pesaro Mattero Ricci e dall’ascolano Luciano Agostini.

L’iter delle candidature

Prima di arrivare al congresso regionale occorrerà chiudere il cerchio sulle candidature, che, come è stato sottolineato dalla Commissione regionale per il congresso, potranno essere più di due, anche se l’auspicio è quello di arrivare ad una candidatura unitaria, che al momento appare poco probabile. Ma andiamo per gradi.

Il termine ultimo per la presentazione delle candidature è il 20 novembre entro le ore 20: i candidati dovranno risultare iscritti entro la stessa data e ciascuno di loro dovrà depositare il suo programma e le liste di appoggio (anche una sola) nelle quale dovrà essere rispettata l’alternanza di genere, pena la decadenza della lista. Le liste dovranno raccogliere tra le 250 e le 600 firme in almeno tre province.

Le primarie

Le primarie, aperte ai cittadini, si terranno il 19 dicembre presso seggi che verranno definiti entro il 5 dicembre in accordo con le Federazioni e, dove possibile sullo schema delle passate primarie nazionali. In tempi di pandemia, per votare servirà il Green pass e i vertici del partito hanno annunciato a chiare lettere che ci sarà la massima attenzione al rispetto delle norme anti Covid.

Potranno partecipare al voto non solo gli iscritti e le iscritte, ma anche gli elettori e le elettrici, oltre ai  giovani dai 16 anni in su, inclusi i cittadini extracomunitari in possesso del titolo al soggiorno e iscritti nell’apposito registro entro il 5 dicembre. Per i non iscritti al Pd è previsto il versamento di un contributo di 2 euro.

La Commissione regionale per il congresso

A conclusione del voto, che si svolgerà dalle ore 8 alle 20 del 19 dicembre, la Commissione regionale per il Congresso, visti i verbali pervenuti dai diversi territori, comunicherà il risultato finale convocando entro 20 giorni la prima nuova assemblea regionale, presumibilmente entro il 9 gennaio 2022.

L’assemblea sarà composta da 80 eletti, 26 dell’Anconetano, 19 della provincia di Pesaro Urbino, 16 del Maceratese, 10 della provincia di Ascoli Piceno e 9 del Fermano.

Se nessun candidato raggiungerà la maggioranza dei consensi, il 50,1,  i due candidati che hanno avuto il maggior numero di voti, andranno al ballottaggio che deciderà chi dei due sarà eletto nuovo segretario o segretaria regionale del Pd.

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