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Pasqua: il turismo rifiorisce nelle Marche tra città d’arte e borghi. Federalberghi: «Prenotazioni superiori al 2019»

Le prenotazioni per le festività pasquali nelle Marche superano quelle del periodo pre Covid (2019) per la gioia delle strutture ricettive. Tornano i gruppi organizzati

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Ascoli (Foto di Moshe Harosh da Pixabay)

ANCONA – Le festività pasquali segnano il ritorno nelle Marche dei gruppi organizzati. A tracciare un quadro promettente per l’economia legata al turismo è Emiliano Pigliapoco, presidente Federalberghi Marche. Dopo due anni di pandemia che avevano lasciato le strutture ricettive con l’amaro in bocca, accentuato poi dal caro bollette, ecco che la Pasqua del 2023 segna una vera e propria rinascita, una rifioritura per il settore che arriva, manco a dirlo, con la primavera, anche se occorre ricordare che l’estate 2022 era stata molto positiva.

«Per Pasqua – spiega – abbiamo una richiesta impressionante di prenotazioni da parte di gruppi, prevalentemente italiani, ma anche dalle scuole c’è grande richiesta per le gite». Pigliapoco evidenzia che i gruppi di visitatori che arrivano nelle Marche sono soprattutto viaggi organizzati per la terza età e per eventi sportivi, sia bike che altri sport.

Emiliano Pigliapoco, presidente regionale Federalberghi

«Questa settimana nell’anconetano – aggiunge – abbiamo le cheerleader e gruppi legati al basket, eventi che consentono di destagionalizzare». Il presidente di Federalberghi osserva che «nonostante la crisi economica in atto, le persone hanno voglia di viaggiare e si muovono, tanto che le prenotazioni sono superiori al 2019».

Guardando alla stagione estiva sottolinea che «per giugno è previsto anche il ritorno degli stranieri, con gruppi dall’Olanda, dalla Germania e dalla Repubblica Ceca. «Speriamo che con i nuovi voli verso e dalla Francia, possano arrivare anche turisti da quel Paese – spiega – . Siamo in stretto contatto con l’Atim (l’Agenzia regionale per il Turismo e l’Internazionalizzazione) che sta organizzando un evento a Parigi per dare visibilità alla nostra regione».

Il Parco dei Sibillini

«Notiamo con piacere – chiarisce – che la Regione ci coinvolge e questo è il punto di svolta, perché sono gli operatori del settore che hanno il polso della situazione meglio di chiunque altro». Nella ricettività c’è fermento e gli alberghi lavorano per riqualificarsi, migliorando i servizi, tramite l’accesso ai fondi messi a disposizione dai bandi. Tra i servizi su cui puntano maggiormente gli hotels marchigiani non c’è solo l’ammodernamento degli arredi, spiega, ma anche l’abbattimento dei costi energetici e la realizzazione di centri benessere.

Tornando alla Pasqua a farla da padrona sono la costa, che come sempre attrae turisti, ma anche gli stessi marchigiani che approfittano dei due giorni di festa per una gita fuori porta, e le città d’arte, come Urbino e Ascoli Piceno. movimento anche nell’entroterra e nelle montagne, dove le strutture ricettive più ricercate sono gli agriturismo.

La novità del 2023 però riguarda il gradimento che stanno riscuotendo «i piccoli borghi». Pigliapoco titolare dell’hotel Tre Querce a Camerano spiega di aver assunto anche la gestione di un camping a Marina Palmense, località sotto al piccolo borgo Torre di Palme, che sta avendo un grande riscoperta.

«I piccoli borghi stanno riscuotendo un grande successo – spiega – e attirano anche gli stranieri, grazie alle ricchezze che custodiscono in termini artistici e architettonici, ma anche enogastronomici. Insomma siamo soddisfatti, questa Pasqua sarà positiva».

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