Ancona-Osimo

Pandemia, Osservatorio Epidemiologico: «Nelle Marche riduzione dei casi settimanali del 43%»

In regione, dopo il picco del 26 gennaio, si riducono i casi di positività al virus che passano dai 31mila della settimana scorsa ai 18mila

ANCONA – Continua a scendere la curva epidemiologica nelle Marche, in flessione dopo il picco raggiunto il 26 gennaio. L’incidenza è in calo e anche a livello dei ricoveri ospedalieri si registra una flessione. Attualmente le Marche sono in zona arancione (da lunedì 7 febbraio), ma hanno numeri da zona gialla per quanto concerne l’occupazione nei reparti di terapia Intensiva e area medica.

Secondo quanto riferisce l’Osservatorio Epidemiologico regionale «continua la regressione della curva epidemica» e la settimana si chiude «con circa 18 mila casi» settimanali «in riduzione del 43%» rispetto a sette giorni fa quando i casi positivi erano «31 mila» nella settimana.

Cala anche l’occupazione dei ricoveri Covid nelle Terapie Intensive passando dal 21,1% (dato Osservatorio Epidemiologico delle Marche aggiornato al 4 febbraio) al 18,5% (dato Osservatorio Epidemiologico aggiornato all’11 febbraio). Anche nei reparti di Area Medica si registra una flessione: qui la percentuale di occupazione dei posti letto scende passando dal 32,9% al 29,3% (dato all’11 febbraio).

Per quanto riguarda l’incidenza dei nuovi casi positivi, la curva registra una flessione e passa da 2.128,60 a 1.190,95 casi su 100mila abitanti. 

All’ospedale regionale di Torrette però, i ricoveri per Covid non sono ancora scesi, e alle dimissioni di pazienti guariti, seguono nuovi ingressi. La palazzina di Malattie Infettive è ancora piena spiega il primario della Clinica di Malattie Infettive Andrea Giacometti: «Ieri (10 febbraio, ndr), abbiamo dimesso quattro pazienti, ma ne abbiamo subito ricoverati altri quattro – fa sapere -. A livello ospedaliero la situazione dei ricoveri di pazienti Covid è stabile, non c’è ancora un calo».

«Attualmente tra i ricoveri per virus – conclude – abbiamo un 50% di pazienti non vaccinati e il restante vaccinati, fra i quali anche qualche caso con doppia dose e terza di vaccino, ma si tratta per lo più di persone di età superiore ai 75 anni, con patologie come obesità, diabete, ipertensione. Tra i non vaccinati l’età è più bassa è i ricoverati hanno dai 50 anni in su».

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