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Marche ancora in zona bianca. Acquaroli sul Green pass: «Elemento che ha creato una instabilità sull’economia»

A margine della seduta del Consiglio regionale, il governatore rassicura sull'andamento epidemiologico nella nostra regione e interviene sull'obbligatorietà del Green pass per alcune attività dal 6 agosto

Francesco Acquaroli all'iniziativa Come In - La porta del digitale
Il governatore Francesco Acquaroli

ANCONA – «Possiamo ancora considerarci una regione ampiamente in zona bianca». A dirlo è il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli. A margine della seduta del Consiglio regionale, il governatore rassicura sull’andamento epidemiologico nella nostra regione.

Nell’evidenziare che «il numero dei contagi e quello settimanale giornaliero dei positivi stanno crescendo» e che «in due settimane c’è stato un incremento notevole», il governatore sottolinea che si tratta di un fenomeno «normale» legato alla ripresa della vita sociale e delle riaperture, che si traducono anche in una ripresa dell’«attività economica e turistica».

Acquaroli spiega che «c’è un numero di presenze molto importante nella nostra regione in questo momento» ed è dunque «un fenomeno naturale che si possa registrare un aumento dei contagi». Tuttavia la nota positiva è rappresentata dal fatto che «attualmente è assolutamente sotto controllo il numero dei ricoveri nelle strutture ospedaliere» sia in terapia intensiva che negli altri reparti.

Elementi che mettono al sicuro le Marche dal passaggio nella fascia di rischio più elevata, infatti secondo Acquaroli la nostra regione è ancora in una fase in cui c’è un «margine di tranquillità e di sicurezza rispetto alla zona gialla».

Il presidente ha colto l’occasione per rinnovare l’appello alla prudenza e al rispetto delle normative anti-covid, in modo da consentire alle Marche di restare in zona bianca il più a lungo possibile.

In vista della ripresa dell’anno scolastico, il presidente ha affermato che «il problema non sono le aule scolastiche, ma il trasporto pubblico e sotto quel punto di vista la nostra regione quello che poteva fare l’ha già fatto in primavera e nell’inverno scorso. Abbiamo a disposizione un numero di autobus che fanno parte del nostro sistema di trasporto pubblico locale e su quello possiamo basarci».

Con l’obbligatorietà del Green pass, che scatterà dal 6 agosto, il presidente spiega che «per alcune attività, in questa fase particolare della stagione avrebbe potuto essere posticipato». Inoltre ha posto l’accento sulle criticità legate alla certificazione verde, fra le quali «disguidi», «disdette» alle prenotazioni e persone che «non sono riuscite a fare il vaccino e quindi hanno delle difficoltà» anche a partire per le vacanze.

E proseguendo sul filone delle criticità ha portato da esempio il suo caso: il governatore, che si è vaccinato contro il covid sabato 24 luglio, ha spiegato che nonostante sia trascorsa più di una settimana dall’inoculazione, «non ho ricevuto il Green pass».

«Credo che nella stagione che doveva consentire un rilancio della nostra economia, inserire il Green pass è un elemento che ha creato una instabilità» sia sul fronte economico che di certezze «per tutti coloro che erano in procinto di andare in vacanza o di prenotare».

Acquaroli ha espresso preoccupazione per le ripercussioni economiche e sociali sulle imprese afflitte dalle chiusure e sulla filiera delle attività coinvolte in ricorrenze, eventi e sagre, annullate «perché non sanno come comportarsi» dopo l’introduzione della certificazione verde.

«C’è un patrimonio enorme economico, culturale e delle tradizioni, che rischia di essere sospeso ulteriormente e che rischia, nell’andare degli anni di venire compromesso», togliendo «originalità e identità al nostro territorio». Secondo il governatore «l’introduzione del Green pass con la carenza dei vaccini non porta alla risoluzione e al punto di svolta».

Sollecitato dai giornalisti sul Summer Jamboree di Senigallia, la cui convenzione con il Comune è scaduta quest’anno e gli organizzatori chiedono un intervento della Regione per l’organizzazione delle prossime edizioni, Acquaroli ha evidenziato che si tratta di «una straordinaria manifestazione privata» e come tale «la Regione non può intervenire».

«Questo non significa che non vogliamo stare accanto ai territori – afferma -, ci prestiamo a sostenere tutte quelle iniziative che possono avere un valore aggiunto, ma tutto deve avvenire in un quadro generale di rispetto delle norme e della competitività». Il presidente fa sapere di aver già incontrato gli organizzatori e il Comune, ma ribadisce che le scelte vanno compiute «in una ottica di competitività della regione e di un territorio».

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