Ancona-Osimo

Pandemia, accessi Covid in calo al Pronto Soccorso di Torrette. Contucci: «Questa settimana c’è reale miglioramento»

Scende la pressione sulle strutture ospedaliere e anche gli accessi di pazienti covid sono in calo all'ospedale regionale di Torrette

Susanna Contucci, primario Pronto Soccorso di Torrettead Ancona

ANCONA – Si allenta la pressione della pandemia sulle strutture ospedaliere delle Marche e anche nei Pronto Soccorso gli accessi di pazienti positivi al virus inizia a scendere. Se la curva epidemiologica dopo il picco del 26 gennaio aveva iniziato la sua fase calante, a questa non era corrisposta da subito una diminuzione sul fronte dei ricoveri e degli accessi in Pronto Soccorso.

Negli ultimi giorni però anche gli ospedali stanno iniziando a respirare. «In questi ultimi giorni abbiamo iniziato a vedere un calo» spiega Susanna Contucci, primario del Pronto Soccorso dell’Ospedale regionale di Torrette.  «Ad inizio settimana eravamo ancora piuttosto pieni, poi piano piano si è iniziata a vedere una diminuzione sia nei ricoveri che qui in Pronto Soccorso».

Il primario spiega che proprio in questi giorni «abbiamo riaperto un pezzettino dei box come area pulita» e dei 20 posti letto presenti in questo spazio finora dedicato esclusivamente ai malati Covid, 8 posti letto «sono stati recuperati per i pazienti non Covid», mentre i restanti 12 restano a disposizione per i pazienti positivi al virus.

Il Pronto Soccorso di Torrette

Per quanto riguarda il numero degli accessi di pazienti infetti il primario spiega che sono scesi, e negli ultimi giorni sono passati «dai 47 nei primi 5 giorni della scorsa settimana ai 14 dei primi 5 giorni di questa settimana». Insomma accessi che si sono più che dimezzati nell’arco d pochi giorni.

Numeri ben diversi da quelli di alcune settimane fa tanto che la dottoressa Contucci afferma «questa settimana assistiamo ad un reale miglioramento».

Ricordiamo che da lunedì 21 febbraio le Marche tornato in zona gialla grazie all’abbassamento di due dei tre parametri che stabiliscono l’ingresso in zona arancione, ovvero l’occupazione in terapia intensiva sotto il 20% e in area medica sotto il 30%.

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