Ancona-Osimo

Ancona, ordinanza antidegrado: opposizioni in polemica. Mastrovincenzo: «Non combatte la povertà, contrasta i poveri»

Sulla questione è intervenuto il consigliere comunale del Pd, Giacomo Petrelli, a nome anche dei gruppi consiliari del Partito Democratico, Ancona Futura, Diamoci del Noi, Azione Riformisti con Calenda

Antonio Mastrovincenzo, Pd

ANCONA – «L’Amministrazione comunale di Ancona non combatte la povertà, ma contrasta i poveri». L’attacco arriva con un post su Facebook del consigliere regionale Antonio Mastrovincenzo che commenta così l’ordinanza antidegrado del sindaco di Ancona Daniele Silvetti. «Sanziona i senza fissa dimora – scrive il dem -, alimenta diffidenza e rancore verso persone in condizione di fragilità e verso coloro che fuggono da guerre e povertà. Un inizio davvero ‘indecoroso’ che ferisce Ancona e la sua storia di solidarietà e accoglienza».

Sulla questione è intervenuto anche il consigliere comunale del Pd, Giacomo Petrelli, che a nome dei gruppi consiliari del Partito Democratico, Ancona Futura, Diamoci del Noi, Azione Riformisti con Calenda, afferma: «La tanto sbandierata attenzione al decoro in centro, anziché tradursi in interventi urbani efficaci e di lungo periodo, si è tradotta in un odioso e vigliacco pugno in faccia ai più poveri. In un crescente clima di caccia alle streghe, alimentato con entusiasmo da certa stampa che, prona al nuovo corso nazional-regional-locale (la filiera giusto?), il Sindaco non trova di meglio da fare che prendersela con i più poveri non offrendo però una soluzione».

Nella nota stampa si legge anche che «lordinanza di Silvetti è in realtà un tentativo di nascondere la polvere sotto il tappeto e acchiappare qualche facile like dai sostenitori in mancanza assoluta di qualsiasi strategia urbana e sociale degna di questi nomi. Con una risposta semplice, banale ed inutile ad un fenomeno molto complesso si cerca di porre rimedio ad una “percezione” con il più vile degli strumenti evitando di andare alla radice del problema. Non è un mistero che a questa giunta, a questa Regione a questo governo i poveri, i più fragili diano fastidio, vanno tolti dalla vista».

«La riduzione delle misure di contrasto alle povertà viene via via cancellata dagli accoliti a vario livello della Meloni  – prosegue la nota stampa – Tante le domande che ci vengono alla mente leggendo l’ordinanza sindacale: qual è l’efficacia di multare chi tanto di sicuro non potrà mai pagare? Soprattutto: come mai non si fa alcun riferimento a misure più profonde per il contenimento e il contrasto alla povertà e al disagio? Ma perché è valida solo in centro storico, c’è un Ancona di serie A ed una Ancona di serie B nella visione reazionaria di chi ci amministra? Piazza Roma no, Piazza del Papa si? Al Passetto no, a Brecce Bianche o nei famosi borghi si? A Piazza Cavour no, a Pietralacroce, Torrette, Collemarino si? Chi stabilisce quale è un comportamento consono? Un pessimo segnale da parte dell’amministrazione vietare “di mangiare e bere con alimenti, contenitori e carte”: non esistono soluzioni facili a problemi complessi».

«Un pessimo segnale da parte dell’amministrazione – si legge – al quale invitiamo la città tutta ad esprimere il proprio dissenso rispetto ad operazioni inutili e banalmente selettive. Tutti vogliamo il decoro urbano e non vorremmo vedere le situazioni di povertà e di emarginazione, ma la risposta che questa amministrazione dà è da un lato una delle tante operazioni di facciata alle quali il governo nazionale ci ha abituati, dall’altro uno schiaffo a tutti coloro che si spendono quotidianamente per dare un minimo di decoro e dignità ai disperati.  È anche un insulto alla storia di solidarietà e rispetto che hanno caratterizzato la nostra città».

© riproduzione riservata