Ancona-Osimo

Ancona, opuscolo «informativo» dell’amministrazione in campagna elettorale

Oltre alla relazione di fine mandato, obbligatoria per legge, il Comune farà stampare una pubblicazione per i cittadini e a spese degli stessi: costo 22mila euro. Se n'è discusso in consiglio comunale

Daniela Diomedi

ANCONA – C’è una sottile differenza tra un opuscolo informativo e uno pubblicitario e in periodo di campagna elettorale si gioca e ci si attacca su e per queste piccole differenze, che però tanto piccole non sono, visto che la pubblicità elettorale se la dovrebbe pagare il candidato o il partito, e non dovrebbero, invece, pagarla i cittadini. La questione è stata trattata ieri, lunedì 27, in consiglio comunale. «È propaganda elettorale a spese nostre – spiega la consigliera cinque stelle Daniela Diomedi –. Nei prossimi giorni i cittadini anconetani, 42mila famiglie, riceveranno un opuscolo in cui avranno il piacere di leggere cosa e quanto di meraviglioso abbia fatto per loro l’amministrazione Mancinelli. La brochure conterrà “in pillole” il “bilancio di mandato” e ha l’obiettivo di far sapere a tutti i cittadini come abbia lavorato bene l’amministrazione. L’amministrazione, insomma, oltre all’atto ufficiale, obbligatorio per legge, la cosidetta relazione di fine mandato che dovrà pubblicare sul sito e inviare alla Corte dei Conti, con l’opuscolo vuole strafare in trasparenza, ovvero mettere su carta, nero su bianco, le belle cose fatte non nei soli ultimi cinque anni, ma addirittura negli ultimi dieci. Alla fine del mandato e solo alla fine, l’amministrazione si ricorda della trasparenza, mentre negli ultimi dieci anni mai è stato pubblicato sul sito del Comune di Ancona, alla sezione amministrazione trasparente, uno straccio di bilancio semplificato, nonostante sia stato più volte richiesto. Ma quest’opuscolo non assicura la trasparenza, bensì fa propaganda elettorale e lo fa a spese nostre, con una spesa di 22mila euro».

Pronta la risposta della sindaca Valeria Mancinelli che ha illustrato la decisione di informare la città su quanto fatto negli ultimi dieci anni, anche se la legge prevede solo l’obbligo di redigere una relazione, detta di fine mandato, contenente la descrizione dettagliata delle principali attività amministrative svolte nel corso del mandato stesso (decreto legislativo 149/2011, ndr): «Riteniamo il provvedimento adottato assolutamente legittimo – ha illustrato la sindaca Valeria Mancinelli –. Dal punto di vista legale ma anche sostanziale, perché abbiamo il dovere di effettuare il rendiconto di mandato, previsto espressamente dalla legge ovunque, non ce lo siamo inventati. Stiamo adempiendo a un obbligo di legge. Siccome l’obbligo che prevede il rendiconto ai cittadini dell’esecuzione del mandato ricevuto ha senso se viene comunicato e conosciuto dai cittadini, esso va reso fruibile ai cittadini stessi. Per farglielo conoscere il modo poteva essere quello di stampare la delibera con tutto l’allegato di rendiconto, ma non ci sembrava quello più adatto, serviva uno strumento in grado di sintetizzare, con un linguaggio chiaro, cosa è stato fatto, facendo riferimento ai fatti. E l’opuscolo è sembrato la soluzione più ragionevole. D’altra parte nel resto del Paese lo stanno facendo tante amministrazioni, anche di diverso orientamento». «È propaganda elettorale, pagatevela voi», è stata la replica della consigliera Diomedi.

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