Ancona-Osimo

Omicron 5 fa correre i contagi, a Torrette Malattie Infettive 100% Covid. Giacometti: «Serve campagna vaccinale sbalorditiva»

All'ospedale regionale di Torrette, il reparto è tornato 100% Covid, e su 20 ricoverati 16 hanno una polmonite da Covid. Il primario invita gli over 60enni a fare la quarta dose

ANCONA – Omicron 5 fa impennare i contagi e anche gli ospedali tornano a riempirsi di pazienti con gli effetti gravi della malattia da Sars-Cov-2. All’ospedale regionale di Torrette, la Clinica di Malattie Infettive è tornata 100% Covid, così come la Divisione di Malattie Infettive, nella metà (10 posti letto) riservati pazienti Covid (l’altra metà è per i pazienti non Covid). Numeri inimmaginabili appena un anno fa, quando l’estate sembrava ancora apparentemente garantire quell’effetto di attenuazione del virus, che adesso viene disconfermato. «Siamo tornati 100% Covid – spiega il professor Andrea Giacometti direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’ospedale regionale di Torrette – e di questo passo lo resteremo per diversi mesi, probabilmente fino alla primavera».

Nel reparto guidato dall’infettivologo, dei 20 posti letto, 16 sono occupati da persone affette da polmonite da Covid, i restanti 4 da persone ricoverate nel reparto per tampone positivo, ma affette da altre patologie. Un quadro molto diverso da quello di solo alcune settimane fa, quando ad occupare i letti erano solo pazienti con tamponi positivo, ma senza gli effetti della malattia.

Andrea Giacometti, primario Clinica Malattie Infettive Torrette

Il primario Giacometti puntualizza che si tratta di persone over 70enni, nessuna delle quali ha ricevuto la quarta dose del vaccino, mentre tutti hanno la terza dose, eccetto un anziano no-vax e dunque mai vaccinato. Un elemento che secondo l’infettivologo deve far riflettere sulla necessità per gli anziani di sottoporsi alla quarta dose.

Molti, infatti, hanno preferito attendere l’autunno per farla, mentre gli over 60enni e i fragili di tutte le età hanno avuto il via libera solo ieri. Una valutazione che si scontra, tuttavia con l’attuale realtà dei fatti. «L’anno scorso non avevamo questi numeri in estate – osserva il professor Giacometti – , per cui direi che è meglio proteggersi con la quarta dose. Io la farò, non appena sarà disponibile anche per noi sanitari». Il primario rassicura sul timore di tanti, ovvero quello di aspettare i nuovi vaccini, aggiornati alle varianti più recenti.

«Le tre dosi non bastano più – spiega – è evidente, emerge dal dato dei ricoveri, ritengo che i vaccini attualmente disponibili, anche se ricavati sul ceppo originale sono meglio di niente». La preoccupazione del primario è rivolta anche all’autunno. «Se l’ondata attuale raggiungerà il picco entro una settimana senza eccessivi scossoni, riusciremo a tenere botta per ora senza stravolgere l’assetto degli ospedali. Il problema sarà l’autunno, visti anche i numeri attuali. Credo che servirà una campagna vaccinale sbalorditiva».

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