ANCONA – Sta ultimando il ricorso al Tribunale del riesame, l’avvocato Davide Mengarelli, legale difensore di Fatah Melloul, l’algerino 27enne accusato di aver ucciso a Sirolo, con un colpo di fiocina, domenica scorsa 27 agosto, Klajdi Bitri, operaio albanese di 23 anni che sarebbe intervenuto in difesa di un suo ex datore di lavoro durante un diverbio che sarebbe scoppiato per questioni stradali. Il Gip aveva disposto la misura cautelare della detenzione in carcere per l’indiziato, che si trova recluso in carcere a Montacuto.

Intanto ieri, nella cittadina perla della Riviera del Conero, un gruppo di residenti si è riunito nel luogo dove è avvenuto l’omicidio, in via Cilea, in memoria della giovane vittima. Al momento di raccoglimento spontaneo ad una settimana dalla morte del giovane, era presente anche il sindaco di Sirolo Filippo Moschella, il quale ha partecipato per «dimostrare la vicinanza dell’amministrazione comunale ai famigliari della vittima e per rappresentare la comunità sirolese, rimasta basita dopo il tragico fatto».

Lì, al margine della carreggiata, campeggia ancora il cartello con scritto ‘Non si può morite così’ e dove vengono deposti ancora dei fiori. Sabato a Lushnje, in Albania, paese di origine del giovane, dove tuttora vive la famiglia, si è svolto il funerale di Klajdi Bitri, in un bagno di folla.

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Il feretro del 23enne era partito giovedì dal porto di Ancona ed era giunto in Albania il giorno dopo. Le immagini del funerale sono state diffuse su Facebook dal canale Tv Lushnja info. Sulla pagina social di Lushnjai nfo viene anche riportata la notizia della visita delle istituzioni del Paese alla famiglia: il Ministro dell’Interno Taulant Balla, si legge nel post, ha affermato: «Seguiremo il processo giudiziario chiedendo che sia fatta giustizia».

Per pagare le spese del funerale Xhuliano Bitri (18anni), il fratello minore di Klajdi, aveva avviato una raccolta fondi sul portale GoFoundMe, raccolta arrivata a 44.239 euro su un obiettivo di 65mila euro. Molte le iniziative di solidarietà.