Ancona-Osimo

Ancona, oltre 400 provvedimenti della polizia in 12 mesi. Il questore: «Sì alla cultura della legalità»

Nel corso dei 12 mesi, sono stati disposti 142 fogli di via obbligatori, 136 avvisi orali, 53 divieti di accesso alle aree urbane

La polizia durante controlli ad Ancona (foto d'archivio)

ANCONA – In 12 mesi, 403 provvedimenti del questore per prevenire condotte violenti, maltrattamenti, persecuzioni, crimini o comunque illeciti pericolosi per l’ordine e la sicurezza di tutta la provincia di Ancona.

È questo il bilancio stilato dalla questura dorica in un anno di attività dell’ufficio misure prevenzione della polizia anticrimine, diretto dalla vice questore, Marina Pepe.

Nel corso dei 12 mesi, sono stati disposti 142 fogli di via obbligatori, 136 avvisi orali, 53 divieti di accesso alle aree urbane, 32 Daspo sportivi, 26 ammonimenti per stalking e/o violenza domestica e 14 sorveglianze speciali. I provvedimenti adottati dal questore di Ancona, si inseriscono quindi nell’ambito della generale azione di prevenzione e contrasto dei fenomeni illeciti che minano la sicurezza pubblica e la tranquillità della comunità cittadina e dei comuni limitrofi.

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La polizia al fianco delle donne

Si tratta di provvedimenti che hanno il fine specifico di prevenire la commissione di reati, colpendo soggetti che per il tenore di vita e per i precedenti di polizia, appare verosimile possano continuare a delinquere o comunque mettere in pericolo il vivere ordinato e sereno.

Chi è colpito da simili misure spesso è segnalato per reati contro il patrimonio, lo spaccio di stupefacenti, aggressioni violente e maltrattamenti (in ambito domestico, ma anche sportivo), o fuori ai locali pubblici: soggetti che manifestano una particolare insofferenza alle regole sociali e alla legge. Per ciascuna categoria di soggetti pericolosi esiste un provvedimento specifico, che mira ad impedire le recidive e a difendere la società civile.

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La polizia in via Marconi (repertorio)

«Il vivere civile, la possibilità di godere le aree urbane e di passeggiare liberamente nei nostri quartieri sono beni collettivi e primari di cui tutti i cittadini devono poter usufruire senza timore – evidenzia il numero uno della polizia di Ancona, Cesare Capocasa – Questo il preciso impegno della polizia di Stato e di tutte le forze dell’ordine impegnate in sinergia operativa nella prevenzione e nel presidio del territorio».

E ancora: «A ciò si aggiunge l’impegno costante per costruire una ˊcultura della legalitàˊ basata sul rispetto dell’essere umano e delle vittime vulnerabili in particolare, tema purtroppo sempre attuale nel nostro Paese. Attraverso le misure di prevenzione si riesce ad arrivare prima. Prima che i beni giuridici di ciascuno di noi siano compromessi».

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