Ancona-Osimo

Ancona, non si presenta a scuola: trovata morta la prof Roberta Evangelista

Sono stati i colleghi dell’istituto comprensivo Cittadella-Margherita Hack ad allarmarsi dopo aver visto che l'insegnante non era ancora arrivata a scuola

Roberta Evangelista (fonte Fb)

ANCONA – Addio alla prof. Roberta Evangelista: insegnava alle Donatello di via Michelangelo Buonarroti. La donna è stata trovata senza vita nella sua abitazione di Camerano.

Sono stati i colleghi dell’istituto comprensivo Cittadella-Margherita Hack ad allarmarsi dopo aver visto che l’insegnante non era ancora arrivata a scuola, stamattina (30 novembre). Così, hanno cominciato a cercarla al telefono e a tempestarla di messaggi su Whatsapp.

Ma da lì nessuna risposta. Di qui, il presentimento che fosse successo qualcosa. Immediata la chiamata al numero unico di emergenza 112. A Camerano, in una manciata di minuti, sono arrivati i militi del 118. Avrebbero iniziato a suonare, ma da dentro non rispondeva nessuno. Poi, la tragica scoperta: Roberta era distesa a terra, senza vita.

Un malore forse prima di andare a letto o appena sveglia per lei, originaria di Mestre. Certo è che chi la conosceva bene aveva notato che ieri (29 novembre), l’insegnante non si sentiva bene. Dopo i colloqui, aveva infatti un forte mal di testa ed è rientrata a casa.

L’indomani sarebbe dovuta tornare a scuola, per fare lezione, come sempre. Sulla salma sembra che il magistrato di turno abbia disposto l’esecuzione di esami autoptici. La ricorda bene, Maria Alessandra Bertini, attuale preside del Savoia Benincasa, che però ha diretto le Donatello dal 2019 al 2021: «Roberta era una persona straordinaria, una ragazza piena di vitalità, entusiasmo e voglia di vivere. Amava il proprio lavoro e gli studenti, a cui dava l’anima in ogni circostanza».

Ultimamente, collaborava con l’Ura, l’unione Rugbistica Anconitana e con i Dolphins. Ernesto Cimino, dell’Ura, stenta ancora a crederci: «Dava a tutti la possibilità di avvicinarci a qualsiasi sport, mi dispiace davvero».

Commovente il ricordo di David Francescangeli, del Cus, il Centro universitario sportivo: «Quanti progetti sportivi fatti insieme. Quante chiacchierate. Quell’abbraccio istintivo quando ci incontravamo, carico di stima reciproca. Proprio ieri ci siamo incrociati con lo sguardo ai colloqui a scuola ed eri tu, come sempre. Un vuoto incolmabile per il mondo della scuola. La prof più amata dagli studenti».

E ancora: «La prof. che ha saputo trasmettere la passione per lo sport a centinaia e centinaia di giovani, la prof dei miei figli, di Enrico e di Matteo. Una persona straordinaria, una insegnante portentosa, un orgoglio per il mondo docente. La foto meravigliosa che ho messo dice tutto di te. Uno sguardo che conquista ed un sorriso che abbraccia. Roby cara, mancherai a tantissime persone ed in particolare alle tue ragazze ad ai tuoi ragazzi come amavi chiamarli. Sono certo che tra le stelle continuerai a portare avanti la tua passione per lo sport. Sei un esempio per tutti noi che viviamo la tua stessa passione. Grazie di tutto Roby e butta l’occhio quaggiù ogni tanto, c’è bisogno del tuo infinito entusiasmo. Ti voglio bene»

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