Ancona-Osimo

Nautica di lusso, confronto ad Ancona. Garofalo: «Grande biglietto da visita per le Marche». Minossi: «Una eccellenza»

Il momento di confronto, promosso dall'Associazione Marche Yachting and Cruising in collaborazione con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, è stata l'occasione per tracciare le strategie future di un settore trainante

Un momento del confronto al Ridotto delle Muse ad Ancona

ANCONA – Il mondo della nautica di lusso si è dato appuntamento al Ridotto delle Muse di Ancona. Il momento di confronto, promosso dall’Associazione Marche Yachting and Cruising in collaborazione con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, è stata l’occasione anche per tracciare le strategie future di un settore trainante dell’economia marchigiana.

Nelle Marche sono 3.309 gli occupati nella costruzione di navi e imbarcazioni, l’11,3% del dato nazionale. Con oltre 200 imprese e più di 3 mila dipendenti, le Marche sono tra le regioni leader in Italia nella costruzione di navi e imbarcazioni. Un settore che registra numeri in crescita. Il presidente dell’Associazione Marche Yachting & Cruising (AMYC) Maurizio Minossi, amministrazione delegato di Videoworks, ha spiegato che l’industria nautica di lusso nelle Marche «è nata più di 70 anni fa» e che da questa si sono sviluppati «una serie di cantieri veramente importanti a livello internazionale, sia nel cruising di lusso che negli yacht» oltre che «una cintura di subfornitura» specializzata nel settore.

Maurizio Minossi, presidente AMYC

A testimoniare la cifra del comparto è anche una ricerca condotta dal professor Donato Iacobucci dell’Università Politecnica delle Marche presentata questa mattina, dalla quale emerge che il valore della produzione si aggira attorno a 1 miliardo e mezzo. «I cantieri delle Marche – ha aggiunto Minossi – sono leader a livello mondiale e vantano una posizione consolidata e molto importante con clienti da tutti i continenti, sono una vera eccellenza». Per quanto riguarda la catena della subfornitura, Minossi ha spiegato che le imprese oltre ad operare nelle Marche e in Italia, spaziano anche negli ambiti più importanti a livello mondiale, ovvero l’Olanda, il Nord Europa e la Turchia.

Nel 2022 il fatturato dell’industria nautica nella regione ha superato 1 miliardo di euro, trainato soprattutto dalle esportazioni che rappresentano oltre il 90% delle vendite. L’industria della nautica da diporto nelle Marche è specializzata soprattutto in prodotti per gli yacht (67%): Grandi yacht di lusso (20-40 m), Super yacht (40 – 80 m) e Manutenzione & refitting. Per quanto riguarda le costruzioni nel Both (60%). L’80% delle attività è affidato a partner esterni. Gli occupati indotti dalla produzione regionale sono oltre 10.000.

Vincenzo Garofalo, presidente Sutorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale

Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale Vincenzo Garofalo parlando con i giornalisti a margine dell’evento ha parlato di «un giorno importante per le Marche» e di un appuntamento «che serve a prendere sempre più consapevolezza sulla realtà» di un comparto strategico per l’economia regionale che «è al quarto posto in Italia, che è prima nel mondo, e di un prodotto di eccellenza». Tra le strategie future delineate da Garofalo «una maggiore attenzione delle istituzioni, noi per primi come Autorità di Sistema stiamo guardando la nautica già da tempo come un grande biglietto da visita per le Marche, una grande opportunità di lavoro» e «una eccellenza» a cui «dobbiamo destinare spazi adeguati per la crescita. Non è semplice, perché lo sviluppo è stato enorme in poco tempo, ma nel Documento di programmazione abbiamo già inserito questo obiettivo e continueremo a lavorarci sul piano regolatore per dare una risposta positiva agli operatori».

La ricercatrice dell’Università Politecnica delle Marche, Valentina Giannini, che lavora nel Centro di ricerca per l’innovazione e l’imprenditorialità dell’Ateneo, ha spiegato che la nautica di lusso «è un settore assolutamente rilevante per la nostra regione» che si distigue anche per la presenza di una nutrita filiera di operatori il cui «punto di forza è la diversificazione delle imprese». Tra le linee di sviluppo future ha annoverato l’internazionalizzazione e l’export con la possibilità di stringere collaborazioni con imprese oltre i confini regionali e nazionali.

Un esempio di impresa del Cluster che partendo dal locale è approdata sui mercati internazionali è quella di Team Italia Marine. L’Ad Massimo Minella ha spiegato che la nautica «è un settore in forte espansione e questo è il momento per mettere in pista nuovi progetti per crare nuove opportunità». Il sindaco di Ancona, Daniele Silvetti parlando con i giornalisti ha sottolineato che la città di Ancona «può dare tanto» al comparto e «contribuire a fare della regione una regione della cantieristica di navi di lusso, non solo per la sua caratteristica di avere un grande porto, ma anche perché il Comune di Ancona, l’amministrazione e la città tutta può dare un contributo in termini di servizi, programmazione e di supporto all’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale» e ricevere «una comprensione maggiore di una città che ha grandi potenzialità e diventare palcoscenico di un segmento dello sviluppo della cantieristica che per noi è strategico».

Il cluster Marche Yachting & Cruising è costituito da istituzioni e una filiera di imprese. Ne fanno parte l’Autorità di Sistema Portuale del mare Adriatico centrale e l’Università Politecnica delle Marche. Tra i cantieri figurano Cantiere delle Marche, CPN, Lisa Group (Cantiere Rossini), Nerea Yachts, Palumbo Superyacht, Silent Yachts, Wider, Gruppo Ferretti. Tra i designer FM Architettura di Interni, LP Luxury Projects, Massari Design, tra i contractor di interni spiccano Cantori, Minodecor, Poltrona Frau, tra i componenti tecnici AMS, Corset/Linset , F.lli Canalicchio, i Carbon, mentre tra gli impiantisti figurano Furlanetto International, Team Italia Marine, Videoworks e tra i fornitori di servizi Marine Shore Assistance, Planstudio , Sail Solutions, SaidADV.

Le sfide sono quelle della sostenibilità, dell’innovazione, della formazione delle risorse umane e della realizzazione di nuovi spazi per la nautica in ambito regionale. Nel periodo di programmazione 2014-2020 le imprese del cluster hanno partecipato attivamente ai bandi regionali per la ricerca e l’innovazione a valere sui fondi strutturali UE con 30 progetti con un investimento totale di 19 milioni di euro, un investimento privato di 9 milioni e un contributo pubblico di 10 milioni. I principali driver dell’innovazione di prodotto e di processo sono costituiti dalla qualità e dalla sostenibilità. L’attenzione alla qualità è testimoniata dalla prevalenza delle certificazioni di sistema: ISO 9001 (qualità), ISO 14001 (gestione ambientale), ISO 45001 (salute e sicurezza). In futuro sarà necessario un maggiore impegno per le certificazioni di sostenibilità ambientale.

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