Ancona-Osimo

Morena e Giorgio, prosegue l’odissea dei coniugi di Falconara per la casa

Il legale della donna di Falconara presenterà una nuova offerta per acquistare la parte dell'abitazione intestata al marito che era finita all'asta

Morena e Giorgio Mariotti
Morena e Giorgio

ANCONA – «Non ho ancora risolto la mia situazione: rischio ancora di perdere la mia casa. Domani il mio avvocato presenterà una nuova offerta per l’acquisto della parte di abitazione intestata a mio marito, perché la precedente (settembre) è stata rifiutata, spero tanto che questa volta venga accettata, così da trovare un po’ di pace». A parlare è Morena Santi, il cui appartamento era andato all’asta in seguito al fallimento dell’azienda di proprietà della famiglia del marito.

Sembra infinita l’odissea dei due coniugi di Falconara Marittima, entrambi gravemente malati: Morena ha 62 anni, è diabetica e il mese scorso è stata operata per l’asportazione dell’utero, dopo che nel 2020 aveva avuto un carcinoma mammario. Il marito Giorgio, 64 anni, è costretto a letto, immobilizzato a causa di una patologia neurodegenerativa progressiva e incurabile. In questo periodo, dopo che Morena è stata operata il marito si trova temporaneamente in una Rsa, nell’attesa che lei si riprenda fisicamente per poter tornare ad accudirlo.

La donna ha versato una caparra di 10mila euro e tramite il suo legale sta trattando per riacquistare l’appartamento: la prima offerta «da 50mila euro però non è stata accettata perché hanno chiesto altri 10mila euro» racconta la donna che ha messo insieme la somma grazie alla generosità di alcuni familiari.

Il legale presenterà un offerta da 57mila euro perché come spiega la donna «a 60mila euro non riesco proprio ad arrivarci: i 7mila euro in più me li dona un familiare, io non ho più soldi e tra bollette, spese del Tribunale, farmaci e altro non so come farò, sono disperata».

«Oggi per cena ho solo due carciofi e un panino, devo risparmiare per pagare tutte le spese – conclude – Sono disperata, ma devo anche accontentarmi perché c’è chi sta peggio di me e di mio marito poverino che è gravemente malato».

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