Ancona-Osimo

Montacuto, il sottosegretario Delmastro: «Grave sofferenza di organico»

Il sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia con delega a polizia penitenziaria e edilizia carceraria, Andrea Delmastro Delle Vedove ha incontrato polizia penitenziaria, associazioni sindacali di categoria, provveditore e direttore

Da sinistra Benvenuti Gostoli, Delmastro e Leonardi

ANCONA – Sopralluogo al carcere di Montacuto ad Ancona del sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia con delega a polizia penitenziaria e edilizia carceraria, Andrea Delmastro Delle Vedove. Il sottosegretario, accompagnato dalla senatrice Elena Leonardi, dal deputato Stefano Benvenuti Gostoli, dal Garante dei detenuti Giancarlo Giulianelli, dal capogruppo di Fratelli d’Italia Carlo Ciccioli, ha incontrato polizia penitenziaria, associazioni sindacali di categoria, provveditore e direttore della struttura. Presente anche il consigliere regionale Marco Ausili.

Al termine del sopralluogo ha parlato della situazione del penitenziario nei termini di «grave sofferenza di organico» e di «sovraffollamento importante per il quale impattano anche tanti detenuti stranieri». «Mi convinco della bontà delle ‘mille extra assunzioni’ che abbiamo fatto nella prima finanziaria e delle 1.479 ragazzi del 181esimo corso che  atterrano su vari istituti penitenziari, di 1.758 nuovo corso agenti che abbiamo varato, dei 1.500 extra corso, il tutto in quattro mesi per affrontare il problema della mancanza di organico». 

Entrando nel merito della carenza di poliziotti ha spiegato che a Montacuto su una pianta organica prevista di 176 agenti di polizia penitenziaria e un organico amministrato di 132, i poliziotti effettivamente presenti sono 115, 61 in meno rispetto all’organico previsto. «Questo – ha detto – è un istituto che ha la necessità di avere immediatamente una missione di una decina di agenti che consentirebbe, nell’attesa che giurino i ragazzi del 181esimo corso, fra giugno e luglio, di poter ‘respirare’ sino a quel momento».

Intanto, «una risposta immediata potremmo cercare di darla e cercherò di capire a Roma se vi siano margini per delle missioni» perché Montacuto «presenta, come carcere capoluogo, delle particolari criticità ulteriori rispetto ad altri istituti. Siamo sempre nella media del sotto organico, ma le peculiarità» del carcere anconetano «consigliano l’attivazione anche di missioni urgenti fin da subito per sopperire nell’attesa dei ragazzi del 181esimo corso». 

Secondo Delmastro «il sovraffollamento non si affronta con lo svuota carceri, perché dopo qualche mese il detenuto è di nuovo qua, ma garantendo che i detenuti stranieri possano scontare nei paesi di provenienza le pene». Serve «un piano di edilizia carceraria – ha detto – per il quale abbiamo già disposto 84 milioni di euro per nuovi 10 padiglioni di edilizia penitenziaria», ma sull’ipotesi di realizzare nuove carceri nelle Marche, ha detto «stiamo pensando all’ampliamento degli attuali, per ora, certamente immagino che Macerata, fra la sede della sorveglianza e la corte d’Appello, meriterebbe un istituto penitenziario. Questa non è in alcuno modo una promessa, ma certamente ci lavoreremo». 

Raccontando ai giornalisti del confronto ha detto «ho parlato loro della dotazione che non hanno mai avuto e che arriverà anche qui. Abbiamo acquistato 8500 scudi antisommossa e 8.500 caschi anti sommossa, 2mila kit anti sommossa, 20mila guanti operativi anti taglio, 52mila divise ordinarie invernali, 52mila divise ordinarie estive, migliaia e migliaia di tute operative». Inoltre ha annunciato «in questi giorni stiamo concludendo l’iter per i protocolli così che la polizia penitenziaria, prima di intervenire, sappia fino a dove può spingersi in una cornice di legalità predeterminata, per garantire sicurezza, ordine e legalità e contenere le sommosse». 

«Abbiamo traguardato il risultato eccezionale di istituire il corpo medico della polizia penitenziaria, lo avevano tutte le forze di polizia tranne la polizia penitenziaria» e «entro dicembre tutti gli istituti penitenziari d’Italia, raggiungeranno lo storico traguardo di avere un direttore per ogni istituto, atterreranno 190 direttori in 190 istituti ed entro marzo prossimo un comandante per ogni istituto e non più in condivisione con altri». 

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