Ancona-Osimo

Ancona, alla Mole il film su Umbertì. L’attore che lo interpreta: «Faticoso girare d’estate»

Cambio di orario per la proiezione del documentario. La città aspetta di rivedere il personaggio più iconico del capoluogo. Inizialmente previsto per le 17, l'incontro è stato spostato alle 19.50 per motivi organizzativi

Un momento delle riprese

ANCONA – Verrà presentato oggi (10 dicembre) il docufilm su Umbertì, il clochard più famoso e amato di Ancona. Per la regia di Gino Bove, giornalista, e da un’idea di Tommaso Buglioni, il conosciutissimo pioniere del tatuaggio italiano, la pellicola arriverà alla Mole Vanvitelliana alle ore 19.50.

La proiezione, con tutta probabilità, inizierà alle 20. Un cambio di orario per motivi organizzativi, dato che la sala della Mole, nelle ore precedenti, è impegnata per via della celebrazione della Giornata delle Marche, alla presenza – tra gli altri – del governatore regionale, Francesco Acquaroli.

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Dopodiché, spazio a uno dei più celebri personaggi di tutta la città. Il film, dal titolo ˊUmbertì, l’ultimo Re di Anconaˊ, è stato girato nei mesi scorsi. Nel cast, oltre a tantissimi bancarellari che hanno conosciuto da vicino l’amatissimo barbone morto a 68 anni nel 2000 per via di un tumore alla gola, anche Luca Violini (attore e doppiatore per La7 e Mediaset) e il comico Dario Cassini.

A interpretare Umberto Ceccarini – così si chiamava – sarà Fabrizio Redaelli: «È stato tutto semplice e spontaneo – sottolinea Fabrizio poco prima della proiezione – Tom mi ha chiamato all’ultimo momento chiedendomi se mi fosse andato di interpretare questo personaggio, Mi ha detto che in me vedeva un po’ di Umberto. Ho risposto ˊsìˊ, perché Umbertì l’ho conosciuto. Non ho dovuto recitare battute difficili, era soprattutto un gioco di sguardi, tra pose e atteggiamenti».

«Umberto era un curioso, ma anche una persona introversa. Voleva restare nel suo mondo senza essere disturbato. Le riprese le abbiamo fatte in estate, al porto e in centro. È stato faticoso girare con 30 gradi e il cappotto pesante: infatti – racconta – lo toglievo appena potevo. Di trucco e parrucco non ho fatto nulla, la barba e i capelli sono i miei».

Un momento delle riprese. Gino Bove mentre filma Redaelli.

La speranza di Tommaso (Tom Tattoo) Buglioni è quella di far approdare il suo progetto nei cinema di Ancona. Se mai ci fosse un ritorno economico, «questo sarà interamente devoluto in beneficenza al Centro Papa Giovanni XXIIIesimo».

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Hanno collaborato al documentario da Luigi Brecciaroli (Radio Arancia) a Rexanthony, il cantante Gianmarco Frasca, Julia Moroni e Rosina (del ristorante di corso Mazzini dove venne scattata la celebre foto di Pucci che passò alla storia). Le bellissime musiche sono di Domenica Vernassa, Flavia Stoppa e Giordano Tittarelli. Umberto Ceccarini, per tutti Umbertì, è stato uno dei più amati clochard della città.

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