Ancona-Osimo

Legge su sport e tempo libero: dal consiglio delle Marche disco verde alle modifiche. Scintille fra dem e Lega

La modifica della normativa innalza il contributo dal 50 all'80%. Attacco del Pd in Aula per l'assenza di Carloni con il rinvio di atti ispettivi. La Lega replica

Immagine di repertorio

ANCONA – «Siamo molto soddisfatti del voto odierno che è perfettamente in linea con il nostro percorso di tutela e valorizzazione dei borghi, scrigni preziosi disseminati sul territorio che vogliamo far rivivere in tutte le loro straordinarie peculiarità». Lo ha detto l’assessore allo Sport Giorgia Latini commentando l’approvazione all’unanimità in consiglio regionale Marche delle modifiche alla legge regionale sullo sport e il tempo libero.

Nel dettaglio viene modificato l’articolo 14 per il sostegno alla riqualificazione degli impianti sportivi con l’innalzamento della percentuale massima di contributo dal 50% all’80% allo scopo di rendere più incisivo il sostegno alla riqualificazione del patrimonio dell’impiantistica regionale. Una misura che va incontro soprattutto alle esigenze dei piccoli comuni che faticano a trovare risorse per interventi di questo genere e che senza la modifica rischiavano di rimanere esclusi dai bandi regionali in programmazione, ha spiegato l’assessore.

La pdl interviene anche sul Comitato dello sport e del tempo libero all’interno del quale viene individuato un nuovo soggetto istituzionale, Sport e Salute spa, con l’obiettivo di colmare un vuoto di rappresentanza nella composizione del Comitato e per rafforzare il ruolo propositivo e consultivo del Comitato regionale dello sport, oltre che per coordinare al meglio la programmazione regionale del settore con quella nazionale.

In aula scintille si sono registrate tra il Pd e la maggioranza a causa dell’assenza del vicepresidente della Giunta Mirco Carloni a Parma per la fiera Cibus tanto che il presidente del consiglio regionale Dino Latini ha sospeso la seduta per alcuni minuti. I dem, Anna Casini in testa, hanno attaccato rimarcando che «non è più accettabile che i lavori del consiglio regionale vengano puntualmente sabotati dalle assenze dell’assessore Carloni, soprattutto quando sono in discussione argomenti di fondamentale importanza come le conseguenze del caro bollette e delle gravi difficoltà delle aziende marchigiane e in particolare del comparto calzature, moda e mobile a seguito della guerra in Ucraina».

gruppo pd
Il gruppo assembleare del Pd

Il gruppo dei consiglieri del Pd hanno lamentato il nuovo rinvio degli atti ispettivi, sottolineando che «la stessa cosa era accaduta in precedenza quando lo stesso Carloni si era recato all’Expo di Dubai, alla Bit di Milano e al Vinitaly di Verona. Possibile che di fronte a eventi che si articolano in più giornate – hanno attaccato -, Carloni scelga di partecipare sempre in concomitanza del consiglio regionale? Oltre che una prassi irrispettosa sul piano istituzionale, il suo atteggiamento mostra tutto il disinteresse della giunta regionale per le difficoltà dei marchigiani, ai quali, in cambio di risposte concrete ai loro problemi, vengono offerte solo le gaudenti immagini che ritraggono Carloni sui social network gozzovigliare tra calici di vino e prodotti tipici. Ovviamente è giusto che la Regione sia vicina ai nostri produttori in occasione di grandi eventi nazionali e internazionali, ma non è possibile che ciò vada a discapito del regolare svolgimento delle attività dell’Assemblea. Carloni non è indispensabile, lo sappiamo bene; se dunque non è in grado di adempiere al proprio ruolo, è necessario che deleghi a un altro componente della giunta regionale l’espletamento delle sue funzioni istituzionali, come peraltro previsto dal regolamento del consiglio regionale. Regolamento che, a differenza di quanto purtroppo accaduto di recente, il presidente Dino Latini dovrebbe essere garante».

Il gruppo consiliare della Lega

A stigmatizzare l’attacco, con una nota stampa, è la Lega, partito di cui l’assessore Mirco Carloni è espressione. Il gruppo guidato da Renzo Marinelli parla di «cortocircuito in consiglio regionale: il solito Pd in cerca d’autore lamenta la mancata risposta ad interrogazioni sul sostegno alle aziende marchigiane da parte del nostro assessore e vicepresidente Mirco Carloni assente perché? Perché impegnato alla fiera Cibus di Parma per sostenere le aziende marchigiane. Ancora una volta emergono evidenti le differenze: il Pd preferisce la volatilità delle parole, il centrodestra la concretezza dei fatti. Ha già attuato alcune azioni specifiche ed è in procinto di stanziare ulteriori 15 milioni di euro per fronteggiare la crisi causata dalla guerra russo-ucraina in particolare finanziando la perdita di fatturato e la diversificazione dei mercati, la digitalizzazione e l’innovazione».

Secondo i leghisti, i dem «cadono nel ridicolo quando accusano l’assessore di non essere con le aziende proprio mentre con 45 di esse viene ringraziato pubblicamente per lo sforzo e la presenza puntuale a sostegno del sistema produttivo insieme alla Camera di Commercio e all’azienda speciale Linfa. La pretestuosità delle accuse – osservano – dimostra l’assenza di frecce all’arco del Pd, spiazzato dalla velocità e dalla concretezza della strategia operativa che il vicepresidente Carloni sta portando avanti per la giunta di centrodestra, compresi gli accordi fondamentali per l’internazionalizzazione con Ice, Simest e Sace. Criticare con sprezzo gli impegni istituzionali del vicepresidente come hanno fatto l’ex vicepresidente Casini e il Pd è mostrarsi alle corde – concludono -. Il lavoro che Carloni sta portando avanti con successo per sostenere le aziende marchigiane è sotto gli occhi di tutti così come lo sono gli apprezzamenti che riceviamo per la spinta che stiamo restituendo alla nostra agricoltura e al nostro settore manifatturiero. Al contrario il Pd annaspa in cerca d’autore e di consensi dedicandosi a vuote polemiche formali».

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