Ancona-Osimo

Mirella a 88 anni realizza il sogno di incidere le sue canzoni: «Incontro con Arcopolis decisivo»

A 88 anni, l'anconetana Mirella Carletti incorona il sogno della sua vita: quello di incidere le canzoni scritte da giovanissima, brani che raccontano la sua città

Da sinistra Silvio Boldrini con la moglie Michela, Mirella Carletti, Camilla Mancini e Antonio Trovato

ANCONA – Che il suo destino fosse legato indissolubilmente alla musica, Mirella Carletti lo ha sempre saputo e con orgoglio, guardando dritto negli occhi, fa notare che il suo nome di battesimo racchiude tre note musicali (mi, re, la). Sarà forse per questo intimo e viscerale legame che il suo sogno di veder pubblicate canzoni scritte di suo pugno, da giovanissima, non l’ha mai abbandonata e, dato che i sogni non hanno età, a 88 anni questa signora dallo sguardo limpido e penetrante, può finalmente dire di averlo realizzato.

Punto di svolta è stato l’incontro con Silvio Boldrini dell’associazione Arcopolis di Ancona, attiva in progetti di integrazione fra le diverse etnie che popolano il quartiere Archi di Ancona. L’associazione fin da subito si è attivata per realizzare il sogno di Mirella, attivando una raccolta fondi per realizzare un cd presentato alla “festa de Niarchi” .

«La mia prima canzone l’ho scritta a 16 anni – racconta Mirella – si intitola Il campanile del Duomo» ed è ispirata alla cattedrale del capoluogo marchigiano. È passeggiando per la “sua” Ancona che Mirella scorge angoli suggestivi illuminati dal tramonto, istantanee che fotografa nelle sue canzoni: «Basterebbe aprire la finestra ogni mattina, guardare il cielo e ringraziare Dio per ogni cosa che ci dà». afferma spiegando di trarre ispirazione dalle piccole cose.

Mirella provò a concretizzare il suo sogno: partecipò da giovanissima al Festival dell’Adriatico, classificandosi seconda, decide allora di andare a Milano per cercare di incidere le sue canzoni: qui un editore si dice interessato ad acquistare alcune canzoni, ma c’è uno scotto da pagare: Mirella avrebbe perso la “paternità” dei suoi brani.

Delusa da questa esperienza smette di scrivere per diversi anni e arriva anche a vendere il suo pianoforte, finché all’università della terza età si riavvicina alla musica, ricominciando a scrivere. I suoi frequenti viaggi in Italia e all’estero sono fonti ispiratori tanto che dopo “un giro” in Turchia scrive Ancona Bella, quella che secondo Silvio Boldrini è un vero e proprio inno del capoluogo.

«Non avrei mai creduto di poter realizzare il mio sogno» dice, spiegando che il ricavato della vendita del cd, contenente le sue canzoni, cantate da un gruppo di ragazzi di Ancona, andrà interamente a sostegno dei progetti di Arcopolis. «Sono felice di poter contribuire ai progetti dell’associazione con le mie canzoni, l’incontro con Silvio di Arcpolis è stato decisivo per me, nel concretizzare il sogno di una vita – conclude Mirella lanciando un messaggio ai giovani – . Non bisogna mai arrendersi, si deve credere nei propri sogni e impegnarsi per realizzarli».

Silvio Boldrini, deus ex machina di Arcopolis sottolinea che «le persone come Mirella, con la loro esperienza, sono una grande ricchezza per la nostra società e un esempio per le giovani generazioni: i loro insegnamenti sono un patrimonio».

© riproduzione riservata