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Ancona, il Mercato delle Erbe verso il restyling. L’assessore Manarini: «Lavori completati entro il 2026»

I soldi ci sono. Il progetto anche. Il Mercato delle Erbe di Ancona può guardare al restyling in tempi certi. Ma gli operatori arrancano

L'interno del mercato delle Erbe di Ancona

ANCONA – Il Mercato delle Erbe vede luce in fondo al tunnel. Entro metà ottobre la rassegnazione delle concessioni. Gara d’appalto a maggio prossimo e fine lavori 2026, nel pieno rispetto dei tempi dettati dal Pnrr. Questa è la road map indicata dall’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Ancona, l’ingegnere Paolo Manarini. «Il punto di partenza è che ci sarà una realizzazione certa – assicura l’assessore – i fondi ci sono, i progettisti anche». Questa è la volta buona, dunque. Dopo anni di tentativi, ipotesi di project financing sfumati, adesso la ristrutturazione dell’immobile del Mercato delle Erbe non è più solo un desiderio e una necessità, ma un progetto nero su bianco che ha tempi chiari. 

Il restyling

Il Comune di Ancona ha centrato 20 milioni di euro da fondi Pnrr per la rigenerazione urbana, di cui 5,3 milioni andranno per il restyling del Mercato. Gli operatori potrebbero tirare un sospiro di sollievo. Non fosse, però, che le attività economiche si trovano oggi a dover affrontare uno dei momenti peggiori degli ultimi decenni: il caro bollette, l’inflazione, il rincaro delle materie prime stanno letteralmente piegando le imprese. E tenere duro in questo frangente è alla stregua di uno sport estremo. Resistere altri tre anni per vedere la rinascita del Mercato, e quindi un rilancio delle attività comprese all’interno, potrebbe essere troppo rischioso. Tanto che gli operatori nel tempo andati in pensione hanno fatto difficoltà a rivendere le licenze. Anzi, non c’è riuscito nessuno. E all’atto pratico si contano ben 5 serrande abbassate all’interno del Mercato. A chi s’interroga sul perchè il Comune non proceda con l’assegnazione delle licenze dismesse e riconsegnate all’amministrazione pubblica l’assessore Manarini risponde togliendo ogni ombra di dubbio: «Stiamo riorganizzando gli spazi sulla base delle esigenze recepite da parte degli attuali concessionari – spiega – le attività cessate ci danno la possibilità di eliminare situazioni che non rispettavano i canoni dell’adeguamento storico architettonico dell’edificio». 

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Le difficoltà

«Il più grosso rammarico è vedere le attività che nel frattempo chiudono» afferma Massimo Bartolini, rivenditore di prodotti ortofrutticoli. Sono cinque le serrande ad oggi abbassate al piano terra di Piazza delle Erbe. E altre potrebbero seguire. «Stanno arrivando bollette esorbitanti – dice Samtanta Masini, titolare insieme alla sorella Sabrina dell’omonima gastronomia – se non si fa subito qualcosa per rilanciare questo posto diventa dura andare avanti». Anche perchè la congiuntura economica che si sta vivendo adesso ha già prodotto una flessione dei consumi. E il Mercato delle Erbe, allo stato attuale, non è attrattivo. 

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