Ancona-Osimo

Ancona, Manuela Caucci celebra un matrimonio civile: «Doppia emozione»

Eletta con 470 preferenze nella lista Ancona Protagonista, l'avvocato è in lizza per un posto da assessore nella giunta del sindaco Silvetti. CentroPagina l'ha intervistata

Manuela Caucci in un'istantanea di famiglia

ANCONA – Manuela Caucci, avvocato e neoconsigliere del Comune di Ancona, eletta con Ancona Protagonista a supporto del sindaco Daniele Silvetti con 470 preferenze, è anche tra le principali candidate a una carica da assessore. Nel frattempo ha avuto l’incarico di celebrare i matrimoni civili e nella prima circostanza s’è così emozionata da dedicare un post su Facebook a questa prima volta: «C’è sempre una prima volta… – ha scritto –. Mai nella mia vita avrei pensato di poter sposare una giovane coppia con la fascia tricolore. Grazie sindaco… un’emozione unica!».

Manuela Caucci, quanta emozione in quel momento?
«Tantissima, tanto che alla fine ho anche sbagliato nel dare la pergamena. Per me una doppia emozione, dato che da oltre trent’anni mi occupo di separazioni e divorzi, e del rapporto di coppia ho tante volte visto la fine. Emozionante, dunque, celebrarne l’inizio. Quando vengono da me per separarsi sono sempre momenti difficili, in quei momenti si fa anche un po’ lo psicologo. Anche per questo sposare questi due giovani è stata un’emozione, un altro matrimonio l’ho celebrato stamattina».

Da avvocato divorzista questo incarico ha un sapore particolare, quindi.
«Proprio così. Nel matrimonio però ci credo molto, mi sono sposata in chiesa, convinta di quello che facevo. Adesso dovremo rendere più bella questa sala giunta per i matrimoni, dovremo arricchirla un po’. Anche perché è una cerimonia piuttosto breve, con la lettura degli articoli del codice, un piccolo augurio, meglio farlo per bene. Ma non me ne occupo solo io, siamo in tre io, Silvia Fattorini e Angelica Lupacchini».

A pochi giorni dal ballottaggio è già entrata nel vivo dell’amministrazione comunale. Se lo sarebbe aspettato?
«No, assolutamente. Diciamo che una volta superata la prima fase prima di arrivare al ballottaggio ci abbiamo creduto tantissimo, un’emozione continua. Personalmente ci credevo e ci speravo molto, ma non pensavo che Silvetti vincesse con uno scarto di voti del genere. Ancora dobbiamo prendere le misure, la convocazione per il consiglio è per il 19 e siamo tutti emozionati. Cercherò di entrare in punta di piedi e di fare il meglio per Ancona, anzi, anche un po’ di più. L’obiettivo e la motivazione di Ancona Protagonista era proprio questo, un gruppo di persone della società civile che ha deciso di mettersi in gioco esclusivamente per il bene della città di Ancona, insieme a qualche esperto».

Perché questa discesa in politica?
«Sono sempre stata interessata alla politica, mi ha sempre appassionato. Due anni fa ho partecipato alla nomina del garante per i diritti delle persone e lì finì al fotofinish. Faccio anche il curatore e tutore per i minori, ho provato a essere nominata garante e lì ho avuto il primo approccio con la politica, questo al di là della conoscenza che già avevo con Ciccioli, Eliantonio, Ausili e con lo stesso Daniele Silvetti, ovviamente, che conosco da una vita. Da lì ho cominciato ad appassionarmi. E poi uno stimolo ulteriore è giunto da mia figlia, che studia a Bologna da due anni e che ogni volta che torna qui parla male di Ancona, una critica continua. E allora le ho promesso di farle cambiare opinione. Neanche a farlo apposta è arrivato Daniele che mi ha chiesto di partecipare a una lista civica e non ci ho pensato un attimo».

Quanto impegnativa è stata la campagna elettorale?
«Parecchio, ma devo ringraziare tutti i colleghi dello studio che mi sopportano e supportano, che mi danno una grossa mano nell’attività e i miei genitori che si sono presi in carico mio figlio diciassettenne. Ma devo dire che i miei ragazzi sono molto maturi, cresciuti in fretta».

È tra le principali candidate per un posto da assessore: cosa si aspetta adesso?
«Tanto lavoro. E tanto entusiasmo da parte mia e volontà di fare qualcosa di veramente concreto, per i ragazzi e per il futuro di Ancona. I giovani per me sono una priorità assoluta. Anche anziani, disabili e persone in difficoltà, certo. Bisognerà davvero darsi da fare, ma se non investiamo sui giovani siamo destinati a scomparire».

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