Ancona-Osimo

Maltempo, la Regione Marche chiederà lo stato di emergenza

Ad annunciarlo l'assessore regionale Sciapichetti questa mattina (14 novembre) durante la seduta del consiglio, precisando che «il nuovo Piano di difesa della costa entro il 2019 arriverà in Aula»

ANCONA – La Regione chiederà lo stato di emergenza. Lo ha annunciato questa mattina in apertura della seduta consiliare l’assessore regionale Angelo Sciapichetti. Le forti mareggiate che nella notte di martedì hanno flagellato tutta la costa marchigiana, hanno causato ingenti danni soprattutto a Montemarciano e Porto Sant’Elpidio. Per questo «la giunta regionale procederà nelle prossime ore a richiedere lo stato d’emergenza», ha dichiarato Sciapichetti sottolineando che la Regione si è già attivata «provvedendo a chiedere a tutti i Comuni l’inventario dei danni a sostegno della richiesta dello stato d’emergenza».

Le intense precipitazioni e l’alta marea hanno fatto in modo che i fiumi non ricevessero, facendo alzare ancora di più il livello del mare, il forte vento ha poi fatto il resto, provocando onde alte che hanno scaricato tutta la loro potenza sul litorale marchigiano, già flagellato nel luglio scorso. Fenomeni estremi che purtroppo stanno diventando sempre più frequenti imponendo la necessità di lavorare sulla prevenzione.

In merito alla progettualità l’assessore regionale ha annunciato che «il nuovo Piano di difesa della costa entro il 2019 arriverà in Aula. Così creiamo lo strumento quadro entro il quale muoversi. Poi c’è un problema di risorse. Per fare le scogliere emerse laddove mancano ci vorrebbero 180-185 milioni nelle Marche. Risorse che nessuno ha e perciò dobbiamo andare per stralci».

Intanto Sciapichetti ha fatto sapere che stanno «eseguendo lavori, attesi da anni, tra Porto Recanati e Potenza Picena per un investimento di 15 milioni di euro. Ci sono poi altri interventi su Fano e altri su Montemarciano dove – ha dichiarato – , speriamo, possano iniziare presto i lavori, ma in questo caso non dipende più da noi».

«Occorre guardare alla prossima programmazione europea 2021-2027- ha concluso Sciapichetti – per attingere ad altri fondi che mancano per mettere al riparo tutti operatori della costa».

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