Ancona-Osimo

Alluvione nelle Marche, la Regione verso lo stanziamento di risorse per l’emergenza

Giunta al lavoro per fronteggiare l'emergenza alluvionale che ha colpito la regione. L'assessore Aguzzi fa sapere che c'è un'ordinanza per la rimozione dei detriti. Intanto i carabinier forestali hanno acquisito documentazione negli uffici della Protezione civile

Ponte pedonale spazzato via a Sassoferrato

ANCONA – Sono più di 1.000 le persone impegnate nell’emergenza maltempo che giovedì (15 settembre) ha colpito le Marche, tra Protezione civile, vigili del fuoco e forze dell’ordine. I rinforzi sono arrivati anche da fuori regione. L’assessore regionale alla Protezione civile Stefano Aguzzi fa sapere che sono arrivate le colonne mobili della Protezione civile dall’Emilia Romagna, dalla Lombardia e che è previsto l’arrivo anche della colonna mobile dall’Abruzzo, uomini e mezzi che sono stati convogliati nelle aree più colpite.

Il 15 settembre l’esondazione dei corsi d’acqua e le precipitazioni particolarmente intense, hanno causato 11 vittime e 150 persone sfollate. Si cercano ancora il piccolo Mattia di 8 anni strappato alla mamma dalla furia dell’acqua e Brunella Chiù, 56 anni di Barbara.

Stefano Aguzzi, assessore regionale con delega al Lavoro

Nella giornata di ieri – 17 settembre – a Palazzo Raffaello si è riunita la giunta regionale per un incontro straordinario nel corso del quale è stato fatto il punto sull’emergenza al quale ha preso parte la giunta al completo, dal governatore Francesco Acquaroli, agli assessori. L’assessore Aguzzi spiega che la giunta nei prossimi giorni potrà prevedere lo stanziamento di «risorse» che saranno impiegate per le necessità collegate all’emergenza, fra cui anche gli interventi di ripristino delle strade.

«Abbiamo fatto il punto su quelle che sono le esigenze che si stanno manifestando sul territorio e dove occorre canalizzare le maggiori risorse e la maggiore attenzione – spiega -. Abbiamo dato la priorità a liberare nel miglior modo possibile l’alveo dei fiumi e i ponti dai detriti», perché viste le nuove piogge «non vorremmo il ripetersi di qualche evento gravoso».

L’altro tema sul tavolo è quello dell’impiego dei volontari che la Regione vuole «utilizzare al meglio, distribuiti su tutto il territorio, dove c’è bisogno». «C’è una grande attenzione e una grande disponibilità da parte di tutte le regioni – aggiunge – e stiamo iniziando ad affinare le effettive esigenze, la dove i punti più delicati lo richiedono».

Intanto spiega che «c’è una ordinanza che la Protezione civile nazionale in accordo con la nostra Regione ci ha inviato» che permetterà di movimentare «con maggior tranquillità» i materiali che la furia dell’acqua ha depositato in giardini, e aree pubbliche, i quali «dovranno essere smaltiti come rifiuti nei prossimi giorni».

Intanto per la vicenda nei giorni scorsi la Procura ha aperto un fascicolo di indagine a carico di ignoti per omicidio colposo e esondazione colposa e ieri i carabinieri forestali si sono recati negli uffici della Protezione civile di Ancona per acquisire documenti utili alle indagini. «Mi hanno riferito che ci sono stati» dice l’assessore Aguzzi. Si tratta di una prassi normale, utile alle indagini che puntano a far luce sull’allertamento alla popolazione e su eventuali negligenze sul fronte delle manutenzioni e della pulizia dei corsi d’acqua esondati, causando vittime e danni.

L’alluvione a Cantiano

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