Ancona-Osimo

Maltempo, costa sferzata da venti e mareggiate. Sindacato Balneari: «Servono risorse per l’erosione costiera»

La costa è stata sferzata da forti venti e mareggiate che hanno accentuato l'erosione nelle zone maggiormente soggette al fenomeno e depositato sulle spiagge detriti e legname

Gli effetti della mareggiata sulla spiaggia di Porto San Giorgio

ANCONA – Prolungata fino alle 14 di oggi 23 novembre l’allerta meteo della Protezione civile per vento e mare, rischio idrogeologico e idraulico. Intensi rovesci potrebbero abbattersi sul territorio regionale anche nella mattinata di oggi. La costa è stata sferzata da forti venti e mareggiate che hanno accentuato l’erosione nelle zone maggiormente soggette al fenomeno e depositato sulle spiagge detriti e legname.

Il Sindacato Italiano Balneari sottolinea che in alcune aree «il mare ha ‘mangiato’ diversi metri di spiaggia». «A San Benedetto e Grottammare, così come a Senigallia e Civitanova Marche – spiega il segretario regionale del Sib, Sindacato Italiano Balneari della Confcommercio, Romano Montagnoli – il mare mosso ha spiaggiato legname sull’arenile, ma non ci sono stati danni alle strutture, mentre invece a Marina di Montemarciano, dove il problema si ripropone con una certa frequenza, l’acqua ha lambito le strutture balneari».

«A Falconara-Palombina le dune, eccetto qualche sfondamento, hanno retto – spiega Montagnoli -, a Porto Sant’Elpidio l’acqua e i detriti hanno raggiunto anche la passeggiata, i sacchi di sabbia posti a protezione delle strutture in alcuni casi non sono riusciti ad evitare qualche danno. A Lido di Fermo e Porto San Giorgio oltre ai detriti si segnala il problema dell’erosione con diversi metri di sabbia portati via dal mare».

Montagnoli lancia l’allarme: «Con i cambiamenti climatici in atto non si possono continuare a rincorrere le emergenze. La difesa della costa è basilare, non solo per le attività che ‘vivono sulle spiagge, ma anche per la difesa delle stesse città costiere. L’erosione costiera è un problema che va affrontato dalla Regione con risorse a bilancio: sono sempre interventi costosi e di medio e lungo termine, per questo deve diventare strutturale e non più con interventi spot, legate ad una emergenze. I balneari hanno anche il problema della Bolkestein, in caso di danni non riusciremo a ricostruire le strutture. Auspichiamo un tavolo di confronto per trattare di questo e del nostro futuro in generale».

A Numana per ora nessun danno alle strutture balneari, fa sapere il sindaco Gianluigi Tombolini, «stiamo continuando i controlli». «Abbiamo un problema di leggero insabbiamento del porto di Numana – aggiunge – nella zona della diga Foranea che abbiamo già provveduto a segnalare alla Regione. Per valutare l’erosione del litorale dobbiamo attendere che il mare si calmi».

ll sindaco di Sirolo, Filippo Moschella fa sapere che non ci sono stati danni sulle spiagge eccetto «qualche metro di spiaggia in meno, anche perché i balneari d’inverno vengono rimossi per essere poi ricollocati in estate. Nella parte Nord della spiaggia di San Michele la situazione si è mantenuta stabile rispetto all’anno scorso, con quasi due metri di spiaggia in meno in altezza».

Il primo cittadino fa sapere che «a giorni partirà lo studi di Ispra e Università Politecnica delle Marche sull’erosione costiera a cui è soggetta la falesia del Conero. Nessuno danno alla vegetazione: rispetto all’anno scorso abbiamo raddoppiato i fondi comunali a tutela del verde portandoli a 85.400 euro e gli effetti si vedono perché nonostante il forte vento non abbiamo avuto segnalazioni di alberi caduti sulla sede stradale».

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