Ancona-Osimo

Il maltempo ritarda la stagione turistica sulla costa marchigiana, spiagge invase dai tronchi. Il Sib: «Indietro di una paio di settimane»

Il maltempo ha depositato tronchi e detriti trasportati dai fiumi e riportati dalle mareggiate sulle spiagge. Avvio di stagione turistica in ritardo. Il sindacato italiano sollecita la Regione sulla pulizia degli argini

La spiaggia di Numana

ANCONA – Spiagge invase dai detriti, si teme per la stagione balneare, quest’anno in forte ritardo a causa del maltempo. Al terzo giorno di allerta arancione nelle Marche, tra gli operatori balneari c’è apprensione. Una intensa ondata di piogge ha colpito il pesarese e l’anconetano causando l’innalzamento del livello dei fiumi e l’esondazione di alcuni torrenti che hanno causato l’allagamento di alcuni quartieri a Pesaro dove una quindicina di famiglie sono state sgomberate.

Acqua e fango hanno invaso i punti bassi di diverse strade, costringendo alla chiusura diversi tratti di strade provinciali. Dal pomeriggio di ieri l’ondata di maltempo si è spostata tra il maceratese, il fermano e l’ascolano, mentre nel pesarese e nell’anconetano la situazione è rientrata.

I fiumi ingrossati dalle piogge, scese copiose, hanno trasportato tronchi d’albero, rami e altri detriti che le mareggiate hanno riportato a terra, depositandole lungo la costa, sulle spiagge. «La stagione non è ancora partita ed è in ritardo di una paio di settimane – dice Romano Montagnoli presidente Sib Sindacato Italiano Balneari – i concessionari degli stabilimenti balneari stanno lavorando per pulire l’arenile dai grandi quantitativi di rami e rifiuti trasportati dal mare».

«La pulizia e la manutenzione degli argini dei fiumi – spiega – è un problema annoso che da tempo, ormai da anni, sottoponiamo alle diverse amministrazioni regionali che si sono succedute: ogni volta che c’è una emergenza pioggia e ci sono mareggiate, lo sporco che proviene dai fiumi alla fine lo raccogliamo noi sulle spiagge, siamo l’anello finale e debole di una catena. Cessata l’emergenza chiederemo un incontro alla Regione, anche perché le amministrazioni non hanno fondi». Dove dovevano campeggiare ombrelloni e lettini, per ora ci sono solo tronchi, canne, sporcizia e sulle spiagge di Numana si lavora per pulire l’arenile.

Oltre ai detriti e ai rami, le spiagge sono state dissestate in alcune aree ‘mangiate’ dal mare. A Scossicci, in zona Porto Recanati, le spiagge già soggette ad erosione si sono ulteriormente rimpicciolite, ma la situazione è comune in molte altre zone.

«In questa situazione, anche se l’emergenza dovesse cessare già oggi – prosegue – ma le previsioni non sono ancora buone, non saremmo comunque in grado di essere pronti ad accogliere i turisti prima di una settimana almeno – conclude – speriamo che il maltempo ci dia tregua».

Il Chioschetto a Numana

Francesco Marabini, titolare del bar Il Chioschetto a Numana, «c’è meno turismo, solitamente in questo periodo è stagione di arrivo di tedeschi, olandesi, ma con il maltempo non li stiamo vedendo». Sono i contraccolpi dell’ondata di piogge sulla costa per le attività turistiche che però non si perdono d’animo «dal 21 di maggio le previsioni sembrano migliori, quindi speriamo che la stagione parta e sia migliore dell’anno scorso. Le prenotazioni ci sono e sono anche maggiori dell’anno scorso, speriamo che il meteo ci aiuti».

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