Ancona-Osimo

Ancona, una luce nella notte: abbracci gratis in corso Mazzini

Si scrive una preghiera, si accende una candela, si prende un bigliettino. Il tutto mentre alcuni musicisti ballano e cantano di fianco all'altare. I giovani, invece, regalano abbracci fuori dalla chiesa. Ecco di cosa si tratta

ANCONA – Abbracci gratis, la Chiesa scende in piazza, ad Ancona. L’incontro di sabato, 29 aprile, è il secondo dopo la pandemia. Le iniziative – organizzate dalla comunità Nuovi Orizzonti – sono finalmente riprese dopo un lungo stop dovuto alla pandemia.

L’evento si chiama “Luce nella notte” ed è aperto a tutti. Ci si abbraccia, ci si incontra, si canta e si balla. In strada, i giovani di Nuovi Orizzonti danno abbracci a tutti, credenti e non credenti. Due giorni fa, fuori dalla Chiesa di San Biagio, in corso Mazzini, due cartelli hanno allietato la serata. C’era scritto ˈabbracci gratisˈ ed erano illuminati da due candele accese.

È bastato entrare in chiesa per vedere due cestini, intorno a un velo bianco-rosso: in uno c’era scritto “Gesù ti ascolta”, nell’altro, invece, “Gesù ti parla”. «Accompagniamo le persone in un percorso che parte dalla proposta di scrivere una preghiera all’interno di un biglietto – dicono da Nuovi Orizzonti – invitando poi la gente a riporlo nel cestino con scritto “Gesù ti ascolta”».

Subito dopo, si accende una candela. «Le persone possono poi pescare un biglietto dal cestino “Gesù ti parla” in cui sono poste delle ˈparole di vitaˈ, tratte dalla Bibbia, che – dicono – crediamo saranno la riposta giusta per le persone invitate a vivere quel gesto».

Per tutta la serata di sabato, fuori dalla chiesa, i giovani si occupavano dell’evangelizzazione di strada con gli abbracci gratis. «I ragazzi invitano altri giovani ad entrare in chiesa per fare un’esperienza concreta di Dio – spiegano –. L’evangelizzazione di strada è una metodologia pastorale che verte sul ˈPrimo Annuncioˈ».

Il messaggio che si vuole far passare è questo: «Dio ama ogni uomo e lo perdona. Papa Francesco parla di Chiesa in uscita e bisogna quindi avere il coraggio di uscire dalle parrocchie per fare ciò che fece Gesù: portare il Vangelo là dove è nato, in strada. Gesù ha predicato, ascoltato, camminato per le strade della Galilea. Le persone incontrate per strada sono quindi invitate a fare un’esperienza viva e personale dell’amore misericordioso di Dio».

Sull’altare, per tutta la durata della cerimonia, al fianco di musicisti e cantanti, pure Don Alessio Orazi, rettore della Chiesa di San Biagio: «Nel vedere più o meno giovani, fratelli e sorelle, che escono dalla Chiesa per invitare alla preghiera chiunque stia passando, beh, sembra di vedere Gesù che a suo tempo chiamava e incontrava chiunque per strada, passando e camminando dove la gente viveva, senza alcun criterio. È Gesù che – secondo don Alessio – passa, offrendo un’occasione per essere abbracciati ed essere portati a Lui».

Il progetto è ripetere questi incontri una volta ogni due mesi. Certo è che prima del covid, “Luce nella notte” si era svolta in diverse zone della provincia, nelle Chiesa dei Santi Cosma e Damiano, e anche a Sirolo.

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