Ancona-Osimo

Ancona si prepara al Love Pride: intervista ad Arianna e Angela scrittrici e coppia gay

Presentati due libri che affrontano in maniera diversa il tema dell'omosessualità. Abbiamo intervistato le autrici, unite in matrimonio civile lo scorso novembre nel capoluogo dorico

Un momento della presentazione di Demons e Runway al FargO

ANCONA – Sono partite con la presentazione di due libri che parlano di omosessualità le giornate che anticipano il primo Love Pride che si terrà ad Ancona domenica prossima.  Nel pomeriggio di ieri (28 giugno) al bar del parco Cardeto le scrittrici Angela Castorina e Arianna Dongu, sposate con rito civile lo scorso novembre nella città dorica, hanno parlato di stigmi, pregiudizi, conquiste e percorsi di accettazione che accompagnano chi vive un amore omosessuale.

Due libri che affrontano il tema dell’omosessualità con approcci molto diversi, ma che inducono nel lettore una profonda riflessione. “Demons” di Angela Castorina racconta la storia di Emma, una ragazza omosessuale che dovrà superare molti ostacoli per coronare il suo sogno d’amore con Jennifer, una ragazza conosciuta grazie ad un gruppo di amiche, che le hanno voluto regalare per il suo compleanno questo incontro speciale. Un libro che affronta il tema del giudizio sociale e dell’accettazione di sé.

Runaway di Arianna Dongu ha un piglio avventuroso. Un libro di azione dove l’amore tra due donne, Claire e Sarh, sboccia durante una rapina. Una storia che vuole lanciare un messaggio: quello di vivere la propria vita con coraggio, affrontandone i problemi.

IL LOVE PRIDE
Il Love Pride, promosso da Love is Love, la comunità marchigiana di attivisti per i diritti Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e transessuali), e da altre associazioni, tra le quali Csa Asilo politico, Libera Ancona, Arci Ancona e Agedo Marche, rientra nell’ambito delle giornate arcobaleno.

«L’omofobia è un mostro che dobbiamo schiacciare senza se e senza ma, tutte e tutti insieme immediatamente, non solo gay, lesbiche, transessuali, bisessuali, queer, ma tutte le persone libere che hanno voglia di sostenere il progresso della società, l’evoluzione, verso quello per cui siamo al mondo: la libertà di esistere ed amare», spiegano gli organizzatori del Love Pride.

Uno striscione che annuncia il Love Pride

Domenica 1 luglio, per le vie della città sfilerà il “Love Pride – Una fontana di amore”. Un evento che si pone l’obiettivo di celebrare l’amore in ogni sua manifestazione. Il corteo partirà da piazza Cavour alle 16,30 e arriverà al Cardeto, dove si terrà il party di Love is Love. La manifestazione sarà anticipata sabato 30 dalla festa Aspettando Ancona Love Pride, in programma al FARgO, il centro di aggregazione realizzato al Parco del Cardeto dall’associazione Nie Wiem e da Raval Family per promuovere l’apertura, l’accoglienza e il rispetto dell’amore.

Da sinistra Arianna Dongu e Angela Castorina

INTERVISTA AD ARIANNA DONGU E ANGELA CASTORINA

Cosa significa oggi essere omosessuali in una città di provincia come  quella di Ancona? Percepite ostilità o vi sentite tendenzialmente accettate?
Arianna: «Ancona ci ha accolte senza problemi, tranne un episodio durante i preparativi del matrimonio».
Angela: «Ci troviamo bene qui. Ogni tanto capita di vedere persone che ci lanciano qualche occhiataccia in strada, ma per il resto stiamo bene».

Dopo tante battaglie, la comunità Lgbt ha visto riconosciuti alcuni diritti, primo fra tutti quello di potersi unire in matrimonio. Quali sono i traguardi che dovete ancora raggiungere?
Angela
: «Sì, il matrimonio è stato un inizio, ma c’è ancora molta strada da fare. Il poter creare una famiglia è sicuramente tra i più importanti».
Arianna: «Ce ne sono ancora molti, primo tra tutti quello di poter formare una famiglia con figli».

Sono molti i pregiudizi legati alla questione di “genere”, soprattutto quando il genere a cui ci si riferisce è quello femminile.  È una situazione che si riflette anche nei pregiudizi legati all’omosessualità?
Arianna
: «Assolutamente sì. È un problema che riguarda la società in sé, il modo stesso in cui siamo abituati a pensare».
Angela: «Si, i pregiudizi ci sono ma spero che le cose cambino in futuro»

Nei vostri libri affrontate il tema dell’omosessualità utilizzando approcci differenti. Perché avete deciso di raccontare queste storie?
Arianna
: «Più’ che dell’amore in sé volevo parlare del coraggio di vivere la propria vita nonostante gli ostacoli che si possono incontrare, che siano interiori o provenienti dall’esterno».
Angela: «Personalmente ho voluto raccontare una storia d’amore puro e semplice. Forse anche per trasmettere quella naturalezza con cui dovrebbe essere visto l’amore, in qualunque forma si manifesti».

© riproduzione riservata