Ancona-Osimo

Liste d’attesa, Saltamartini: «Ogni mattina chiamo il Cup. Stiamo rinforzando tutti i pronto soccorso»

L'assessore regionale alla Sanità tocca il tema delle liste d'attesa, dei pronto soccorso in estate e del nuovo piano socio-sanitario

L'assessore alla Sanità Filippo Saltamartini

ANCONA – «Le liste d’attesa? Ogni mattina la prima cosa che faccio chiamo il Cup e chiedo quali sono le prestazioni che mancano». Così l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini sentito sul tema delle liste d’attesa e sulla situazione dei pronto soccorso in vista dell’estate, stagione che tradizionalmente segna un incremento degli accessi e una flessione del personale per le ferie.

Saltamartini sulle liste d’attesa puntualizza il buon piazzamento delle Marche, risultate tra le prime cinque regioni italiane per «benchmark» per i Lea, livelli essenziali di assistenza: «Siamo considerati una regione modello- dice – e per questo lo Stato ci trasferisce risorse aggiuntive dal fondo sanitario nazionale» un «premio» che «va alle Marche» a fronte di «una sottrazione di versamento ad altre regioni: a livello nazionale siamo tra i primi» osserva, quindi «ben vengano critiche ed osservazioni, ma queso è un dato oggettivo, inconfutabile».

Saltamartini evidenzia «i cittadini devono sapere che ci sono prestazioni che devono essere garantite nei termini e nelle modalità previste dai Lea: ci sono delle incongruenze e prestazioni che in questo momento faticano ad essere garantite – prosegue – per esempio c’è un aumento a dismisura delle domande per le colonscopie», per le visite oculistiche «c’è una grande carenza che deriva dalla mancanza di oculisti», poi «ci sono altre carenze su ortopedia per cui molte prestazioni sono domandate in mobilità passiva verso l’Emilia-Romagna, ma sono disfunzioni che non vanno a nascondere il resto del sistema, che è un sistema di qualità, fatto di grandi professionisti».

L’assessore aggiunge che la questione liste d’attesa è affrontata anche dal piano socio-sanitario: «C’è stata una modifica con il piano socio-sanitario non c’è più il cittadino che va alla sanità, ma la sanità che lo pende in carico. Il cittadino, se la prestazione non è disponibile, ha il diritto ad essere preso in carico e chiamato dal servizio sanitario regionale».

Che estate sarà nei Pronto soccorso delle Marche? «Ci aspettiamo 2milioni di utenti d’estate – spiega – sappiamo che ogni pubblica amministrazione è in crisi perché il personale ha diritto a usufruire delle ferie e dei riposi: c’è una diminuzione di personale e un aumento di prestazioni. Stiamo rinforzando tutti i pronto soccorso, per fortuna il governo ha approvato il decreto-legge 34 con cui si finanziano le prestazioni aggiuntive dei medici con 100 euro l’ora e degli infermieri con 50 euro l’ora. Siamo in grado di intervenire pur in presenza di carenza di medici aumentando le prestazioni di questi sanitari. Intanto abbiamo introdotto una innovazione a Civitanova e Macerata che sarà estesa anche al resto della regione per cui anche codici bianchi e verdi troveranno una corsia preferenziale».

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