ANCONA – Dopo tutte le polemiche politiche che si sono succedute nei giorni scorsi in seguito alla vicenda di lunedì scorso che ha visto protagonista, tra gli altri, il diciannovenne figlio dell’assessora del Comune di Ancona Orlanda Latini, dopo gli attacchi del centrosinistra, non certo compatto in quest’occasione, e le numerose attestazioni di affetto e di stima giunte dal centrodestra, stavolta è Orlanda Latini a prendere la parola per dire la sua, per ringraziare, per spiegare: «Ringrazio tutti coloro che stanno dimostrando vicinanza a me ed alla mia famiglia colpita da un doloroso dramma – scrive l’assessore con delega all’organizzazione del personale, alle pari opportunità, alla famiglia, alle politiche della casa, alla tutela dei consumatori, al terzo settore e alla tutela degli animali –. Prima di essere un’assessora sono una madre e, insieme a mio marito, ho sempre desiderato di trasmettere dei valori a tutti i miei figli. Per quanto un genitore voglia fare del proprio meglio, c’è sempre l’elemento incontrollabile che influisce forse ancor di più della famiglia: il mondo in cui vivono fuori, quello dove, se sei fragile, vieni trascinato in un vortice subdolo e meschino dal quale è difficile uscire».
Orlanda Latini prosegue: «Non giustifico le azioni di mio figlio che, come tutti gli altri, affronterà il giusto iter giudiziario, con la sua famiglia sempre al suo fianco. La mia assoluta solidarietà alle forze dell’ordine e al personale sanitario per aver subito l’ennesima aggressione, questa volta purtroppo da parte di mio figlio. La mia più affettuosa vicinanza a tutte le altre mamme, a tutte le famiglie di tutti i ragazzi coinvolti in questa difficile vicenda. Una tempesta ha travolto la mia famiglia e la affronteremo. Non sono l’unico essere umano che lavora e che deve affrontare situazioni difficili in famiglia, di qualsiasi tipo. Non per questo si perde la lucidità nel proprio operato lavorativo. Il mio ruolo politico trascende da quello di madre. Giudicate il mio operato come assessora, non il mio ruolo di madre che ora ha una profonda ferita nel cuore e che merita rispetto e silenzio. Purtroppo “Il miglior tacer non fu mai scritto”, come afferma un illustre poeta. Le tante manifestazioni di affetto che in questi giorni difficilissimi mi hanno sostenuta e tutte le espressioni di solidarietà non mi hanno fatto sentire sola davanti ad un tragico evento familiare. E mi hanno fatto capire che finora ho svolto bene il mio lavoro che continuerò a fare con la determinazione, la responsabilità e la sensibilità che sempre nella mia vita mi hanno contraddistinto in ogni ambito lavorativo e non. Grazie al sindaco, ai colleghi dell’amministrazione comunale, al gruppo comunale FdI, all’europarlamentare Carlo Ciccioli, a tutte le associazioni, a tutte le autorità civili e militari delle Marche, non per ultimo a tutti i cittadini che con le loro continue attestazioni di affetto mi incitano ad andare avanti».