Ancona-Osimo

Lega del Filo d’Oro, inaugurato il Centro Nazionale a Osimo. Mattarella: «Grazie per quello che fate»

Il Capo dello Stato ha tagliato il nastro della struttura in via Linguetta ad Osimo. Tra le autorità, anche il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè e la Ministra per la disabilità Locatelli

Il taglio del nastro

ANCONA – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione del nuovo Centro Nazionale della Fondazione Lega del Filo d’Oro Onlus di Osimo, polo di alta specializzazione in Italia per la diagnosi, l’assistenza, l’educazione e la riabilitazione delle persone con sordocecità e pluriminorazione psicosensoriale.

Il Capo dello Stato è stato accolto, questa mattina, giovedì 30 marzo, al suo arrivo dal presidente della Lega del Filo d’Oro, Rossano Bartoli, da governatore delle Marche, Francesco Acquaroli, dall’assessore alla Sanità e vice presidente della giunta, Filippo Saltamartini, dal presidente della Provincia di Ancona, Daniele Carnevali, dal prefetto di Ancona, Darco Pellos, e dal sindaco di Osimo Simone Pugnaloni.

A tagliare il nastro, all’ingresso della struttura, sono stati i ragazzi della Fondazione. Il Presidente Mattarella ha effettuato una visita all’interno del Centro Nazionale, per conoscere la realtà che dal 1964 è punto di riferimento in Italia per le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali. Cerimoniere dell’evento inaugurale il testimonial Neri Marcorè, mentre Renzo Arbore ha voluto essere vicino alla Lega del Filo d’Oro, non potendo presenziare, con un toccante video messaggio.

Ad accompagnare la cerimonia le musiche del maestro Marco Santini che ha eseguito con il suo violino Il Cristo delle Marche, opera dedicata alla scultura di Nazzareno Rocchetti, l’artista di Cingoli e l’Inno d’Italia.

Il presidente della Repubblica, all’interno della sala polifunzionale del Centro Nazionale, ha assistito alle toccanti testimonianze di Daniele Orlandini, presidente del Comitato dei familiari, di Francesco Mercurio, residente del Comitato delle persone sordocieche, della fisioterapista Francesca Graziosi e della volontaria Dayana Galassi. Uno spaccato autentico, che ha permesso di far conoscere meglio le istanze di chi non vede e non sente e delle loro famiglie e la significativa dedizione di chi sostiene la loro causa.

Da sinistra Saltamartini, Rocchetti, Bartoli e Acquaroli

Alla cerimonia hanno preso parte, tra gli altri, il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè, la Ministra per la disabilità Alessandra Locatelli, la senatrice Elena Leonardi, l’Arcivescovo di Ancona-Osimo Monsignor Angelo Spina, l’imprenditore e già ministro dei lavori Pubblici Francesco Merloni.

La Lega del Filo d’Oro è presente in 10 regioni dove svolge le sue attività di assistenza, educazione e riabilitazione delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali.

«Grazie per quello che fate» ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un passaggio del suo intervento, rivolgendosi «ai volontari, ai terapisti, ai familiari, complimenti. La Repubblica vi è riconoscente». Il Capo dello Stato ha sottolineato, parlando del Centro, «questo è un luogo in cui il disagio viene trasformato in opportunità e la sofferenza in solidarietà».

«Quella di Sabina Santilli – ha detto il presidente della Repubblica – è stata una straordinaria intuizione, con una visione del futuro e del possibile che sfuggiva a tanti allora. So bene che ci sono problemi, ho registrato delle difficoltà – ha detto riferendosi alle sollecitazioni giunte da Francesco Mercurio, presidente del Comitato delle persone sordocieche – che nascono dall’incompletezza della legge 107, dalla sua inadeguata attuazione: sono sottolineature che sono delle esortazioni a prendere iniziative e provvedere».

«La data odierna rappresenta una oiornata storica per la Lega del Filo d’Oro, che attraverso il completamento del Centro Nazionale corona un sogno, iniziato tanti anni fa – ha dichiarato il presidente della Fondazione Lega del Filo d’Oro Onlus, Rossano Bartoli – Se abbiamo, infatti, potuto raggiungere questo importante traguardo, lo dobbiamo alla straordinaria tenacia di una donna sordocieca, Sabina Santilli, che nel 1964 decise di dare vita, insieme al giovane sacerdote di Osimo don Dino Marabini e ad un gruppo di persone di buona volontà, ad un’organizzazione che potesse unire con il resto del mondo persone che non potevano vederlo né sentirlo.

Con determinazione quel sogno è diventato realtà e voglio ringraziare sentitamente il Presidente della Repubblica per aver scelto di celebrarlo insieme a noi, in questa occasione speciale, incoraggiandoci nella nostra opera, volta a migliorare le vite delle persone sordocieche e con gravi disabilità. Un ringraziamento particolare va, inoltre, a tutto il personale della Lega del Filo d’Oro, ai suoi volontari, alle famiglie e a tutti i suoi sostenitori privati, ma anche, fortemente, a tutte le Istituzioni locali e nazionali, che in questi anni ci sono state vicine».

Il sindaco di Osimo, Simone Pugnaloni, ha ringraziato il Capo dello Stato, il presidente della Fondazione e i volontari per l’impegno e l’attività, del Cento che è «punto di riferimento per tante persone affette da disabilità e per le loro famiglie». Ha poi rimarcato il valore della ricerca e della formazione della realtà, strettamente connessa al suo territorio. Impegno, altruismo e umanità, i valori sottolineati, e infine l’invito al Presidente della Repubblica «a tornare tra noi e la nostra gente».

Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha sottolineato la giornata carica di valori e significati ed ha ringraziato il Capo dello Stato per la visita che «testimonia la sua attenzione verso le fragilità e le fasce più deboli». Poi ha ringraziato la Lega del Filo d’Oro per l’impegno costante verso le persone sordocieche e con pluriminorazione psicosensoriali. «Il nuovo Centro Nazionale – ha detto – è un ulteriore segno di attenzione verso i più fragili». Infine, rivolgendosi al personale ed ai volontari che operano nella struttura, ha detto «rappresentate un modello unico di solidarietà, un orgoglio per le Marche. La Regione vi è vicina e vi sostiene».

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