Ancona-Osimo

Ancona, lavoratori di Zara in sciopero: «Servono equità e rinnovo del contratto integrativo»

In piazza, al fianco dei lavoratori, anche la Filcams Cgil Ancona: «L'azienda non ha più voluto andare avanti sulla premialità che normalmente prevede un contratto integrativo»

Il presidio davanti al negozio di Zara, in corso Garibaldi, ad Ancona

ANCONA – Zara, lavoratori in sciopero ad Ancona. La manifestazione, iniziata oggi (25 novembre) alle 12.30, in corso Garibaldi, si è conclusa poco dopo. I dipendenti di una delle più conosciute catene di moda sono scesi in strada perché «l’azienda respinge le richieste dei lavoratori per il rinnovo del contratto integrativo aziendale».

«Adesione buona», la definisce Valentina Gennari della Filcams CGIL Ancona. Diversi gli aderenti alla protesta per chiedere il rinnovo del contratto integrativo aziendale, ma il negozio di corso Garibaldi è comunque rimasto aperto.
La trattativa andrebbe avanti da circa un anno, come spiega Gennari.

«L’azienda non ha più voluto andare avanti sulla premialità che normalmente prevede un contratto integrativo – precisa lei –. E il tratto più iniquo è che l’azienda, negli ultimi anni, ha fatto utili importanti e tutti gli indici sono positivi. Per questo – riflette – non c’è ragione per non ridistribuire e rendere più equo il sistema».

Giusto per dare qualche dato, «l’azienda – fa sapere in un comunicato la Filcams Cgil Ancona – ha dichiarato un utile di circa il 41% in più rispetto al 2021, posizionandosi al terzo posto al mondo per fatturato nel settore». Si registra quindi il rifiuto, da parte dell’azienda, «di contrattare con gli addetti miglioramenti economici o la stabilizzazione dell’attuale sistema di incentivi in vigore da 18 anni».

Intanto, fa Gennari, «sui lavoratori incombe un aggravio nelle mansioni che da qualche tempo si occupano anche della logistica e dell’online. A fronte di queste mansioni nuove e più pesanti e di ritmi sempre più incalzanti non c’è alcun riconoscimento. Manca la valorizzazione della propria professionalità nonostante i continui aggiornamenti e l’aumento di carichi di lavoro e delle mansioni svolte».

Sugli straordinari, nessun problema di legalità. «Una trentina» i lavoratori del punto vendita Zara di Ancona, che richiama clientela da tutte le Marche. Senza dimenticare che del gruppo ITX Italia fanno parte, oltre Zara e Zara Home, anche Bershka, Pull&Bear e Stradivarius. Nelle Marche, tra tutti i brand, sarebbero una decina i negozi del gruppo.
Secondo il sindacato, infine, mancherebbe «equità nella ripartizione delle retribuzioni e del welfare tra part time e full time e fra lavoratori dei diversi marchi».

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