Ancona-Osimo

Ancona, largo San Cosma devastato da buche: «Solo sosta selvaggia e orinatoio a cielo aperto»

A puntare il dito contro le condizioni di degrado e di incuria in cui si trova una centralissima via del capoluogo, è Simona Paolucci: «Ho il mio nuovo punto vendita a due passi da Corso Mazzini, ma tra graffiti e asfalto groviera qui è un macello»

Strada vergognosa

ANCONA – Le foto potrebbero parlare da sole in largo San Cosma, a due passi da Corso Mazzini, una traversa che collega il centro con via Augusto Elia. Qui, le auto in sosta selvaggia sono all’ordine del giorno, nonostante i cartelli di divieto di sosta (e di fermata).

Una delle storiche commercianti del centro, Simona Paolucci, dell’Emporio Corso Mazzini, ha deciso di aprire da poco un nuovo negozio proprio qui, in largo San Cosma, di fianco alla chiesa: «Io ho deciso di aprire qui non solo per la vicinanza con l’altro mio negozio, che si trova praticamente di fronte alla chiesa, in Corso Mazzini, ma anche per valorizzare questo vicolo».

Peccato, però, che la strada sia in «pessime condizioni». «C’è bisogno di parlare? Guardi com’è questo viottolo. Le auto sono tutte sul marciapiede. I vigili passano, fanno qualche multa, ma non basta. Questi locali – precisa – una volta erano del sarto, Vittorio Belvederesi. Fu lui, anni fa, che dopo lunghe battaglie con l’amministrazione riuscì a far installare dei paletti davanti alla sua vetrina per impedire il parcheggio selvaggio alle macchine proprio davanti il locale».

I clienti davanti al nuovo locale

Sul marciapiede, mentre parliamo, ci sono due macchine. Sul parabrezza di una, sventola un regalino di Natale per il proprietario: un agente della polizia locale ha appena staccato un verbale. «E vogliamo parlare dei graffiti e dei murales che devastano questo palazzo? L’amministrazione non deve limitarsi a ripulire gli archi. Anche qui servono interventi puntuali».

«È incredibile che ci troviamo a 5 metri dal centro e questa strada sia piena zeppa di buche e avvallamenti». In effetti, la strada cade a pezzi, è davvero incredibile. Nel senso che non ci si può credere. Eppure, è così. «Capita spesso, tra l’altro, di vedere gente che urina sui muri della Chiesa, davanti l’ingresso dell’oratorio. Un orinatoio a cielo aperto. Vi prego – supplica Paolucci – fate qualcosa».   

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