Ancona-Osimo

Ancona istituisce il registro dei testamenti biologici

Stipulata una convenzione con il Consiglio notarile dorico. La sindaca Mancinelli: «Gli obiettivi sono l’ampliamento della sfera di libertà dei cittadini e la tutela della loro dignità»

Da sin. l'assessora Emma Capogrossi, il sindaco Valeria Mancinelli e il presidente del Consiglio Notarile di Ancona, il notaio Pietro Ciarletta

ANCONA – Da oggi il capoluogo ha un registro comunale dei testamenti biologici. In attesa della legge nazionale attualmente in discussione e dando seguito ad una mozione del consiglio comunale e ad una delibera di giunta del 2016, l’Amministrazione attraverso gli uffici SCALES si è attivata per l’istituzione del registro e per dare vita ad una convenzione con il Consiglio notarile di Ancona.

Tutti i maggiorenni residenti nel Comune possono lasciare scritte volontà in materia di fine vita e nominare un fiduciario che le faccia rispettare quando non avranno parole per esprimerle. Come? Ogni persona capace di intendere e di volere, in previsione di una propria futura incapacità di autodeterminarsi può, attraverso il testamento biologico o dichiarazione anticipata di trattamento (DAT), esprimere le proprie preferenze in materia di trattamenti sanitari. La DAT è infatti una dichiarazione contenente i trattamenti medici cui essere o non essere sottoposto, in caso di future malattie o traumatismi cerebrali o patologie invalidanti, che costringano a trattamenti permanenti con macchine o sistemi artificiali. Nella dichiarazione viene indicata una persona di fiducia (fiduciario) che ne faccia le veci e lo rappresenti nelle relazioni con il medico e con le strutture sanitarie.

La convenzione tra Comune e Consiglio notarile di Ancona prevede, dunque, che i testamenti biologici siano materialmente conservati dal notaio stesso e da uno o più fiduciari. L’anagrafe comunale terrà invece solo una lista con su scritto quale notaio o fiduciario (o entrambi), conservano quel testamento. «Con questo nuovo registro – dichiara Emma Capogrossi, assessora alle Politiche Educative – cerchiamo di tutelare la dignità delle persone soprattutto per quanto riguarda il fine vita». L’iscrizione al registro è gratuita, mentre il costo minimo per gli onorari è di 200 euro. «Obiettivi del registro e della convenzione –  dichiara il sindaco Valeria Mancinelli – sono l’ampliamento della sfera di libertà dei cittadini e la tutela della loro dignità».

Il Comune e il Consiglio Notarile di Ancona hanno dunque sottoscritto una convenzione con lo scopo di  collaborare efficacemente nella ricezione, conservazione e trattamento di tali dichiarazioni e delle loro eventuali revoche o modifiche. Il presidente del Consiglio Notarile di Ancona, il notaio Pietro Ciarletta, spiega che «i notai quando riceveranno le dichiarazioni anticipate di trattamento dai cittadini residenti nel Comune, ne daranno comunicazione per l’iscrizione nel registro comunale, attraverso una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà».

Dal canto suo l’Amministrazione, oltre all’istituzione del registro, ha previsto un disciplinare per la sua utilizzazione che attesti il luogo e il soggetto presso il quale è conservata la disposizione anticipata di trattamento. «Possono usufruire del registro tutti i cittadini residenti nel Comune – continua il sindaco Mancinelli – ma il registro non è pubblico, nel senso che potranno prendere visione delle informazioni contenute nel registro esclusivamente il dichiarante, il medico di base, il direttore sanitario di una struttura sanitaria o un fiduciario se nominati dal dichiarante, o il notaio che ha redatto l’atto».

 

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