Ancona-Osimo

Ipotesi privatizzazione, lavoratori della Motorizzazione civile in stato di agitazione

Una situazione che nelle Marche interessa una ottantina di lavoratori distribuiti nelle quattro sedi di Ancona, Ascoli Piceno, Macerata e Pesaro. Martedì l'assemblea

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ANCONA – Mobilitazione dei lavoratori della Motorizzazione civile contro l’ipotesi di privatizzazione. È stato indetto lo stato di agitazione con l’astensione dallo straordinario e dall’uso del mezzo di trasporto.

La mobilitazione a cui aderiscono anche i lavoratori delle Marche, si tiene su scala nazionale per protestare contro il rischio di esternalizzazione di servizi, finora affidati al personale pubblico al quale verrebbero lasciate solo attività residuali.

Una situazione che nelle Marche interessa una ottantina di lavoratori distribuiti nelle quattro sedi di Ancona (direzione regionale), Ascoli Piceno, Macerata e Pesaro. Martedì 7 febbraio si terrà una assemblea nelle sedi della Motorizzazione civile, promossa da Fp Cisl, con collegamenti online con le altre per discutere della questione.

«È un problema che si trascina da anni – spiega Francesco Todaro, segretario regionale Fp Cisl Marche – si cerca di esternalizzare servizi senza aver prima operato una politica di rimpinguamento delle risorse per il mantenimento di determinati standard. Credo che i cittadini siano più tranquilli a sapere che certi servizi svolti dalla Motorizzazione civile, come quello di mettere in strada auto e camion, siano svolti da personale formato e dipendente pubblico»-

Non solo, Todaro, evidenzia anche che «è ormai dimostrato che privatizzare ed esternalizzare servizi comporta un aumento dei costi ed un peggioramento dei servizi». La proposta del sindacato è quella di una politica di assunzioni straordinarie per sopperire alla carenza di organico.

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