Ancona-Osimo

Ancona, l’intitolazione del sovrappasso di via Conca divide il consiglio comunale

La risposta dell'assessore Stefano Tombolini non fa chiarezza: «Pensiamo anche a qualcosa che caratterizzi quell'ingresso della città»

L'inaugurazione del sovrappasso di via Conca

ANCONA – Il nuovo sovrappasso di via Conca, inaugurato pochi giorni fa, sarà intitolato. Ma non si sa bene se, come deciso dalla precedente amministrazione comunale, l’attuale amministrazione procederà con l’intitolazione a Gino Strada. Se n’è parlato in consiglio comunale su iniziativa della consigliera Mirella Giangiacomi: «Vorremmo sapere se verrà dato seguito a quella mozione già approvata» è la sintesi del quesito posto dalla consigliera, cui fa eco l’interrogazione del consigliere e vicepresidente Francesco Rubini: «Allora per quell’intitolazione ci fu un consenso quasi unanime. L’amministrazione farà in tempo, magari quando ci sarà il collaudo dell’ascensore, a dare un seguito a un atto approvato».

Sul tema dell’intitolazione del sovrappasso interviene l’assessore Stefano Tombolini che chiarisce le intenzioni dell’amministrazione comunale, ma solo fino a un certo punto: «Quest’amministrazione ha avuto il piacere e l’onore di provvedere alla parziale inaugurazione del ponte, in quella sede si è fatto anche un ragionamento per valorizzare l’immagine della città, visto che il sovrappasso di via Conca è una vera porta fisica per accedere alla città – spiega Tombolini –. Stiamo valutando con gli uffici quale sia il giusto modo per valorizzarla in termine di immagine della città, oltre a darle un nome. Potremmo coinvolgere anche eventuali sponsor nella gestione di quell’opera, in modo da far capire a tutti che si sta entrando ad Ancona. Non abbiamo ancora definito né il nome né come valorizzare quella struttura, sicuramente faremo un approfondimento in giunta e in commissione toponomastica, con procedure che ci permetteranno di caratterizzare la nostra città. In linea di massima sì all’intitolazione, ma facciamone un discorso più ampio, per unire a un nome altri elementi decorativi e di caratterizzazione di quel luogo».

Sì all’intitolazione, dunque, ma Stefano Tombolini non accenna a chi. E la consigliera Giangiacomi replica: «L’intitolazione a Gino Strada, uomo e organizzazione che costituiscono un orgoglio dell’Italia in giro per il mondo, sarebbe una scelta politica. Se poi accanto a quello ci fosse anche altro va bene, ma la scelta di intitolare il sovrappasso a Gino Strada è una scelta di carattere politico, si riconoscerebbe un personaggio che ci ha reso grandi nel mondo». Prosegue Rubini: «Mi rendo conto delle potenziali difficoltà politiche di una parte di quest’amministrazione nell’accettare una proposta come questa, credo sia nostro compito evitare di inserire questa cosa in un confronto politico e ideologico che rischierebbe di deviare qualcosa da un punto, che è quello di collegare quel ponte con un uomo che alla sanità, alla cura dei più deboli e degli emarginati ha dedicato la sua vita. Mi auguro che si possa dare seguito alla mozione approvata dalla precedente amministrazione comunale».

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