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Covid, cresce l’incidenza nelle Marche. Menzo: «Legame con riapertura scuole»

Crescono incidenza e ricoveri in area medica, mentre sono in calo i degenti positivi a virus nei reparti di terapia intensiva. Il punto con il virologo

ANCONA – Continua a salire da 18 giorni consecutivi l’incidenza cumulativa dei casi Covid nelle Marche, che oramai ha sfondato quota 500 casi su 100mila abitanti (549,27). A spingere in alto la trasmissione del virus è la variante Omicron 5, l’unica rilevata al momento nelle Marche, come spiega il virologo Stefano Menzo.

«Per ora non è stata individuata nessuna nuova variante del virus – dice – e non sono più stati rilevati casi di Omicron 4». Per quanto riguarda l’incremento dei casi Covid, secondo il virologo questi «continueranno a crescere forse ancora per una settimana» dopodiché si dovrebbe raggiungere il picco dell’ondata. Una crescita, quella dei contagi, che secondo i professor Menzo trova un legame con la riapertura delle scuole, avvenuta a metà settembre.

Nel monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità, le Marche sono state classificate tra le sei le Regioni e Province autonome classificate a rischio alto (insieme ad Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Puglia e Veneto).

Rispetto a una settimana fa a livello ospedaliero si registra un decremento dei ricoveri. Nelle terapie intensive degli ospedali c’è un solo paziente e il tasso di occupazione dei posti letto è allo 0,4%, mentre una settimana fa era al 2%.

Nelle aree non intensive ci sono 71 pazienti e 8 nelle aree di semi intensiva: l’occupazione dei posti letto in area medica si piazza all’8%, in crescita rispetto a 7 giorni fa quando era al 6%. L’incidenza dei positivi tocca i 549,27 casi su 100 mila abitanti, mentre una settimana fa era a quota 400 casi. Il bilancio delle vittime dall’inizio della crisi pandemica è di 4.119 morti.

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