Ancona-Osimo

Torrette, due nuovi “acceleratori lineari” contro il cancro. Ceriscioli: «Vogliamo dare il massimo ai cittadini»

I macchinari, al top della tecnologia in Italia, garantiranno meno effetti collaterali, un trattamento più rapido e mirato, con meno sedute. Al taglio del nastro alla Radioterapia degli Ospedali Riuniti di Ancona anche il governatore delle Marche

ANCONA – Meno radiazioni agli organi sani, meno effetti collaterali, dose più alta, minor numero di sedute e maggior efficacia, sono solo alcuni dei benefici garantiti nella cura dei tumori dai due nuovi acceleratori lineari TrueBeem inaugurati questa mattina, 14 maggio, presso la Radioterapia degli Ospedali Riuniti di Ancona.

Il taglio del nastro alla presenza di Monsignor Angelo Spina, Arcivescovo Metropolita di Ancona-Osimo, del direttore generale degli Ospedali Riuniti di Ancona, Michele Caporossi, del rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Sauro Longhi, del presidente regionale, Luca Ceriscioli, del presidente dell’ Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della Provincia di Ancona, Fulvio Borromei, del primario della Fisica Sanitaria, Stefania Maggi, della dirigente dell’Azienda Regionale Sanitaria Marche, Lucia Di Furia, del primario della Clinica Medica, Armando Gabrielli e del primario della Radioterapia, Massimo Cardinali che ha annunciato il suo ultimo giorno di lavoro prima del pensionamento. Il suo successore sarà designato tra i vincitori del concorso attualmente in atto a Torrette.

Impiegati nella cura dei tumori, emettono radiazioni ionizzanti ad alta energia e possono essere impiegati sia come trattamento esclusivo, quando non sono utilizzabili né chirurgia né chemioterapia, oppure, più frequentemente, come terapia complementare in associazione alla chirurgia e/o alla chemio.

I due nuovi macchinari, al massimo dell’avanguardia in Italia nel trattamento dei tumori, sono dotati di tecnologie IGRT (radioterapia guidata dalle immagini) e IMRT (radioterapia a modulazione di intensità) che consentono di offrire il massimo dell’efficacia, della precisione e della personalizzazione del piano di cura. La IGRT permette di controllare l’esatto posizionamento del paziente e del bersaglio, mentre la IMRT consente la modulazione della potenza del raggio in modo da erogare la massima dose sul tumore, con minor rischio per gli organi vicini.

Nell’ambito della IMRT, la VMAT (Volumetric Modulated Arc Therapy), fa ruotare attorno al paziente la macchina ruota, garantendo la massima precisione nella distribuzione della dose e la massima velocità di erogazione. A completare questo quadro di eccellenza la Radioterapia Stereotassica dell’encefalo e del body che permette, in certe situazioni cliniche, di effettuare trattamenti radiochirurgici, cioè eradicare neoplasie di volume ridotto con una sola seduta, proprio come un intervento chirurgico.

Da sinistra Stefania Maggi, Luca Ceriscioli, Massimo Cardinali, Michele Caporossi, Fulvio Borromei e Sauro Longhi
Da sinistra Stefania Maggi, Luca Ceriscioli, Massimo Cardinali, Michele Caporossi, Fulvio Borromei e Sauro Longhi

Rispetto al passato, quando era necessaria circa un’ora di tempo per un trattamento, i nuovi acceleratori consentiranno di eseguirlo in soli 10 minuti, un grande vantaggio sia per gli adulti ma in special modo anche per i pazienti pediatrici. «È possibile arrivare a colpire le cellule malate senza danni collaterali ai tessuti intorno e una chirurgia di precisione, ovvero stereotassica sia al cervello che alla colonna vertebrale – ha dichiarato il direttore generale degli Ospedali Riuniti di Ancona, Michele Caporossi -. Abbiamo la massima dotazione tecnologica esistente in Italia».

Un investimento pari a 5milioni e 797 mila euro, quello per l’acquisto dei due nuovi acceleratori lineari, già operativi da alcuni giorni, che come ha spiegato Ceriscioli, «portano al massimo tecnologico la Radioterapia di Ancona in un contesto regionale che ha visto in questi anni tutte e 4 le radioterapie marchigiane aggiornarsi a macchine di ultima generazione. Questo permette di eseguire le cure radioterapiche all’interno del nostro territorio e di garantire ai cittadini una risposta vicino a casa e di evitare spostamenti importanti».

Un impegno quello della Regione che, come ha ricordato il presidente Luca Ceriscioli, in quattro anni ha portato all’investimento di 400milioni di euro in tecnologie e strutture dei quali 200milioni di euro provenienti da accantonamenti e 200milioni di euro dai budget annuali, «senza lasciare alcun debito».

Non solo investimenti ma anche occupazione, infatti Ceriscioli ha ricordato le 1200 assunzioni compiute nella sanità marchigiana, e le oltre 300 solo a Torrette. «La Radioterapia di Torrette – ha precisato il presidente regionale – in soli 4 anni è passata da 5mila interventi a 15mila, triplicando la sua attività. Con questa tecnologia possiamo fare ancora di più e ancora meglio per colpire la malattia e risparmiare il tessuto sano».

I medici della Radioterapia
I medici della Radioterapia

«Investimenti importanti in tecnologie e un grande messaggio che mandiamo ai cittadini marchigiani sul servizio di grandissima qualità in ambito sanitario» ha sottolineato Ceriscioli, evidenziando anche la grande collaborazione esistente tra Università e Azienda ospedaliera. «Sappiamo quanto sia importante il lavoro in rete nel dare un servizio eccellente ai cittadini – ha detto il presidente regionale -. I marchigiani non devono più fare viaggi della speranza, ma trovare la qualità sul territorio e in questo senso l’inaugurazione di oggi è un grande passo avanti». Ceriscioli ha poi ricordato l’impegno della Regione nella lotta alle liste di attesa: «Vogliamo dare il massimo ai nostri cittadini».

Oltre 1500 le radioterapie annue effettuate agli Ospedali Riuniti di Ancona, centro di terzo livello, in pratica il 60% dei pazienti oncologici marchigiani si cura a Torrette.

Il primario della Radioterapia Massimo Cardinali ha ripercorso la storia della Radioterapia di Ancona, nata nel 1960 all’ex Ospedale Umberto I di Ancona. Successivamente il Centro di Radioterapia fu trasferito al Centro Oncologico e, dopo la frana, ricostruito nell’attuale sede dell’Ospedale Regionale di Torrette, dove rimase l’unico delle Marche fino alla fine degli anni ’90.

«Oggi, con questi nuovi macchinari, siamo al top di gamma, e unici nell’area adriatica ad avere 4 acceleratori lineari e la brachiterapia. Lascio un reparto nelle migliori condizioni possibili per affrontare tutte le necessità relative all’oncologia radioterapica» ha concluso Cardinali.

Il rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Sauro Longhi, ha sottolineato la forte integrazione tra Università e Azienda ospedaliera ed ha annunciato l’istituzione di una Scuola di Specializzazione in Radioterapia così da provvedere alla formazione di 20 medici. Riferendosi al pensionamento di Cardinali ha auspicato un nuovo incarico che non ne disperda le capacità professionali e l’esperienza acquisite negli anni.

Il presidente dell’Ordine dei Medici di Ancona, Fulvio Borromei ha espresso soddisfazione perché «investire in tecnologia significa dare attenzione al miglioramento delle patologie, alla multi professionalità e al collegamento tra le varie professioni. Il medico – ha detto – di fronte alla tecnologia avanzata mette in campo la sua etica. Questo permette un’assistenza più appropriata e una presa in carico del paziente più adeguata. Sono i medici che applicano la tecnologia».

Nel salutare Cardinali ha invitato a prestare attenzione «alle energie silenziose presenti sul territorio che non fanno notizia ma consentono grandi risultati».

«Investire nell’Università e nella formazione significa dare un futuro migliore ai nostri figli» ha concluso Borromei, che è entrato a far parte del consiglio direttivo dell’Azienda ospedaliera di Torrette.

La direttrice della Fisica Sanitaria, Stefania Maggi, ha evidenziato che in Radioterapia lavorano 5 fisici e che i nuovi macchinari consentiranno di eseguire radiazioni craniospinali in sicurezza specie nei pazienti pediatrici.

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