Ancona-Osimo

Ancona, Ida Simonella: «Un percorso per recuperare il vecchio faro»

La candidata sindaca del centrosinistra conferma: esiste la possibilità di uno scambio tra Comune e Demanio per il recupero di quel pezzo di storia anconetana posto sul colle Cappuccini

Ida Simonella

ANCONA – La candidata del centrosinistra, nonché assessore del Comune di Ancona, Ida Simonella, interviene sulla questione del vecchio faro e sul parco del Cardeto. Sulla zona e sullo stato di semiabbandono in cui versa quell’area – potature e calcinacci abbandonati, bagni inaccessibili e altro – CentroPagina aveva già scritto poche settimane fa. L’intervento di Ida Simonella apre nuovi spiragli, non solo per la manutenzione ordinaria che, di riflesso, sarà indispensabile quando l’area, come merita, sarà restituita alla città con un adeguato progetto di restyling, ma anche e proprio per il recupero del vecchio faro dei Cappuccini, che si trova all’interno del Parco del Cardeto. Acquisire dallo Stato il vecchio faro per farne un bene di proprietà del Comune di Ancona, riaprendolo alla cittadinanza e ai turisti: è questo, dunque, il progetto lanciato dalla candidata sindaca del centrosinistra per dare nuova vita a uno dei monumenti più amati e distintivi della città.

«Molti non sanno che il vecchio faro, da anni inaccessibile, non è di proprietà del Comune, ma è dello Stato – spiega Ida Simonella –. Per questo l’amministrazione non ha potuto fare interventi: è quello che abbiamo ripetuto alle associazioni e ai cittadini che ci chiedevano di fruirne. Oggi però ci sono le condizioni per far sì che il Comune possa diventare proprietario di questo bene, che è un patrimonio collettivo. Possiamo mettere in campo una permuta, cioè uno scambio di immobili, tra il Comune ed il Demanio, che ci consentirà di tornare in pieno possesso del faro antico. Questo è il mio impegno – ha assicurato Simonella –. Perché si possa tornare a salire fino alla sua sommità e da lì poter ammirare a 360 gradi lo splendido golfo di Ancona».

Il vecchio faro

La permuta riguarderebbe il palazzo della Prefettura che si trova tra via Pizzecolli e piazza del Plebiscito. Il vecchio faro è chiuso da anni a causa di un gradino mai riparato. Restituirlo alla città rappresenterebbe un passo avanti, nel segno della storia e della cultura cittadina, che andrebbe di pari passo con il recupero dell’ex caserma Stamura ed ex convento, che si trasformerà nella nuova sede dell’archivio di Stato, un rifacimento completo dell’area per uno stanziamento di 20 milioni di euro. «Un osservatorio per tutti con un punto di ristoro – conclude Ida Simonella –. Non mancherà certamente il confronto con i cittadini, le associazioni e tutti i portatori d’interesse per delineare un progetto di riqualificazione, ma l’obiettivo principale ora è riaprirlo e renderlo accessibile, restituendolo alla città, magari anche ricorrendo all’art bonus. Il vecchio faro è uno dei luoghi del cuore degli anconetani, a cui teniamo tutti, ma anche uno dei luoghi identitari della città nonché un luogo di storia, non solo di quella di Ancona. Forse non tutti sanno che da questo vecchio faro Guglielmo Marconi fece un esperimento rivoluzionario». 

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