Ancona-Osimo

La Guardia Costiera celebra 154 anni di storia

La cerimonia di deposizione della corona di alloro alla Madonnina del Trave a Portonovo nel pomeriggio di oggi (18 luglio). Il contrammiraglio Enrico Moretti: «L'evoluzione del Corpo la si deve al lavoro di chi ci ha preceduto e di quanti oggi sono in servizio. Un albero produce foglie verdi se ha radici ben salde»

ANCONA – Si è tenuta nel pomeriggio di oggi (18 luglio) la cerimonia di celebrazione del 154esimo anniversario di istituzione del Corpo delle Capitanerie di Porto. A bordo della motonave Cp 285 il contrammiraglio Enrico Moretti, il prefetto di Ancona Antonio D’Acunto e l’arcivescovo della diocesi Ancona Osimo monsignor Angelo Spina, hanno deposto in mare, nello specchio d’acqua antistante alla Madonnina del Trave, a Portonovo, una corona di alloro in memoria delle vittime cadute in mare sia per motivi di lavoro che di difesa del Paese.

La corona d’alloro deposta nello specchio acqueo antistante la “Madonnina del Trave a Portonovo in memoria delle vittime del mare

Dalla sua istituzione, avvenuta il 20 luglio del 1865 con la firma da parte di Vittorio Emanuele II del Decreto 2438, il Corpo delle Capitanerie di Porto, nato dalla fusione dei Corpi di Stato Maggiore dei Porti e dei Consoli di Marina, ha subito una profonda evoluzione, specie nell’arco degli ultimi 40 anni, come ha sottolineato il contrammiraglio Enrico Moretti, comandante della Direzione Marittima delle Marche. La Guardia Costiera, da una iniziale articolazione operativa improntata a funzioni amministrative, «ha allargato il suo raggio d’azione a tutti i settori vitali relativi agli usi civili del mare», ha dichiarato il contrammiraglio.

Un corpo che fa parte della Marina Militare, ma che è alle dipendenze del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio​ e del mare, oltre che del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.

 

Contrammiraglio Enrico Moretti, Direttore Marittimo delle Marche

Salvaguardia della vita umana in mare, della sicurezza della navigazione e del trasporto marittimo, sono tra i compiti della Guardia Costiera, insieme alla tutela dell’ambiente marino, dei suoi ecosistemi e all’attività di vigilanza sull’intera filiera della pesca marittima, dalla tutela delle risorse a quella del consumatore finale. Ai quali si aggiungono le ispezioni sulle navi mercantili nazionali, da pesca e da diporto, e sulle navi mercantili  estere che scalano i porti nazionali.

«Festeggiamo il 154esimo anniversario di costituzione del Corpo che affonda le sue radici nella storia – ha detto il contrammiraglio Moretti – . Erano presenti cenni di organizzazioni simili già all’epoca degli Assiri, nel Codice di Amurabi, quando era già sorta la necessità di regolamentare i porti».

Monsignor Angelo Spina

Quest’anno la Capitaneria di Porto di Ancona, aderendo all’invito del Comando Generale del corpo ha deciso di festeggiare in due momenti: il primo che coinvolge le autorità locali, oggi (18 luglio) con la deposizione della corona di alloro e domani (19 luglio) alla Loggia dei Mercanti, con colleghi del servizio della Direzione Marittima, le Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico, i piloti e gli ormeggiatori, insieme al personale della Guardia Costiera in quiescenza, perché come ha spiegato il contrammiraglio Moretti, «l’evoluzione del Corpo la si deve al lavoro di chi ci ha preceduto e di quanti oggi sono in servizio. Un albero produce foglie verdi se ha radici ben salde». «Un momento di condivisione e non di celebrazione, con chi vive con noi il porto», ha evidenziato.

Grande l’attenzione della Guardia Costiera nei confronti della tutela ambientale, nell’ambito della quale è attivo, tra gli altri il progetto “PlasticFree” la campagna di comunicazione e di educazione ambientale in materia di lotta alla dispersione delle microplastiche nell’ambiente marino e costiero. Importante anche il monitoraggio della Guardia Costiera lungo il corso dei fiumi dal quale l’inquinamento arriva al mare. È proprio in questi corsi d’acqua che si concentra l’inquinamento prodotto dalle attività umane che avvengono a terra (agricoltura, industria). «Occorre rispettare l’ambiente – ha detto Moretti – non solo quello marino, perché è un bene non ripetibile, che purtroppo sta arrivando ai limiti massimi di sopportazione. Bisogna intervenire prima che ci presenti il conto».

Le Marche nel 2019 vantano 15 bandiere blu lungo la sua costa, un ottimo risultato che le vedono sul podio in Italia, grazie anche all’impegno continuo della Guardia Costiera.

L’impegno durante il periodo estivo prevede anche l’operazione “Mare sicuro” che vede impegnati dal primo giugno al 15 settembre uomini e donne della Guardia Costiera per la tutela di bagnanti e diportisti e per garantire la corretta fruizione delle spiagge e del mare.

Sul fronte della filiera della pesca l’attività del Corpo specializzato della Marina Militare si muove sul duplice fronte della salvaguardia della salute pubblica e di quella delle risorse marine.
Durante la manifestazione di domani alla Loggia dei Mercanti verranno proiettati per l’occasione dei filmati che ripercorrono le più importanti operazioni compiute nella storia dalla Guardia Costiera, tra i quali la prima missione all’estero nel 1991, i soccorsi avvenuti a La Spezia e Siracusa, il salvataggio delle 358 persone che erano a bordo del traghetto Norman Atlantic partito da Patrasso e diretto ad Ancona, divorato dalle fiamme nel dicembre del 2014, oltre al soccorso della Costa Concordia avvenuto due anni prima. Inoltre verrà ricordata la figura del Comandante della Guardia Costiera Natale De Grazia, morto mentre svolgeva un’indagine sulle cosiddette “navi dei veleni”. Nella stessa giornata saranno consegnate le medaglie d’oro al personale che con la sua attività ha dato lustro a tutto il Corpo militare.

 

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