Ancona-Osimo

Green pass, venerdì nero scongiurato. Nelle fabbriche situazione tranquilla, anche il commercio tira un sospiro di sollievo

Nonostante l'introduzione dell'obbligo di Green pass nelle Marche tutto è filato abbastanza liscio nelle imprese, dove solo tra un 3-5% di lavoratori non era in regola con il pass. Bene anche nel commercio dove solo un 2% circa era sprovvisto. Ecco come è andata

L'ingresso di Fincantieri nella giornata di entrata in vigore del Green pass sul lavoro

ANCONA –  «Tutto tranquillo ai cancelli delle imprese metalmeccaniche delle Marche». Lo fa sapere Tiziano Beldomenico segretario regionale della Fiom Cgil. Nella giornata in cui è entrato in vigore l’obbligo di Green pass nei luoghi di lavoro, il sindacalista spiega che «non ci sono state barricate od episodi di ostruzionismo per non far entrare chi voleva andare al lavoro. Alla fine, tutto sommato, è stata una giornata, che seppur intensa è scorsa via senza grandi intoppi, nonostante i timori che potesse succedere qualcosa».

A destra Tiziano Beldomenico, segretario regionale Fiom Cgil, davanti a Fincantieri ad Ancona

Beldomenico sottolinea che «anche le persone contrarie al vaccino si sono dimostrate molto responsabili nella loro presa di posizione». Insomma clima sostanzialmente sereno nelle aziende delle Marche.

Ad Ancona le manifestazioni hanno visto come fronte caldo il porto, con i lavoratori di Fincantieri e Crn in presidio, e un sit-in in Piazza del Plebiscito dei movimenti contrari alla certificazione verde. Nessun disordine, a parte alcuni blocchi e rallentamenti viari.

Il presidente di Confindustria Marche, Claudio Schiavoni, spiega che nelle industrie della regione la prima giornata con Green pass obbligatorio «è andata abbastanza bene. C’è stata un’ottima affluenza nelle imprese e sono stati pochi i lavoratori senza vaccino e senza tampone».

Insomma i lavoratori marchigiani hanno dimostrato di essere responsabili «come auspicavamo». Da una prima stima di Confindustria nella giornata di oggi i dipendenti sprovvisti di Green pass non hanno oltrepassato il 3-5% del totale. Un numero molto inferiore rispetto al 15% di lavoratori non vaccinati. E anche per i prossimi giorni il presidente degli industriali delle Marche non ipotizza variazioni sostanziali rispetto al quadro attuale.

Claudio Schiavoni, presidente Confindustria Marche

«Credo che molto lavoratori a breve rientreranno e faranno il tampone – afferma – magari qualcuno oggi non ha fatto in tempo a farlo e qualcun altro non lo ha fatto per protesta, ma poi magari ci pensano e nei prossimi giorni andranno a fare il test».

Nessun particolare scossone neanche per le attività commerciali. Il direttore di Confcommercio Marche centrali, Massimiliano Polacco afferma «è andata meglio di quanto avevamo previsto» e anche le attività che assumono personale per il fine settimana, in questo weekend non sembrano registrare particolari criticità.

Massimiliano Polacco, direttore Confcommercio Marche

Secondo una stima di Confcommercio solo un 2% circa di lavoratori marchigiani non si è messo in regola con il Green pass, mentre i restanti, del 15% circa di non vaccinati «hanno tamponato con il tampone» afferma Polacco con un “gioco” di parole.

«Ci aspettavamo proteste maggiori, al di la di quelle che hanno interessato Ancona – spiega – : a parte alcune telefonate, le imprese erano state già preparate con campagne informative e webinar. Vedremo cosa succederà tra lunedì e martedì, ma credo che la maggior parte andrà al lavoro regolarmente»

Il quadro della situazione nelle varie province

In provincia di Ancona, nel distretto fabrianese della meccanica, i sindacati parlano di «una situazione tranquilla in tutte le principali aziende». Nessuna protesta e nessun disagio, le aziende hanno organizzato gli ingressi in fabbrica e la giornata si è svolta in maniera «fluida e positiva».

Solo l’1% dei lavoratori sarebbe stato respinto con l’assenza ingiustificata, tra questi però non ci sarebbero solo i contrari al Green pass.

Tutto tranquillo anche nel Maceratese, Fermano e Ascolano. A Pesaro, la manifestazione di protesta programmata davanti al teatro comunale ha raccolto non più di cento persone, mentre non ci sono state segnalazioni di criticità dalle principali aziende della provincia, dove hanno sede due importanti distretti dell’arredamento e della meccanica.

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