Ancona-Osimo

Green pass, Acquaroli cauto: «Sì per manifestazioni di grande impatto», sui parametri per la zona gialla «buon senso»

Il presidente della Regione Marche a Fiastra ha parlato del green pass e del cambio di parametri per la classificazione delle regioni in zona gialla. Ecco cosa ha detto

Francesco Acquaroli

ANCONA – «Il green pass? Va bene per quelle manifestazioni che hanno un grande impatto, ma nella quotidianità rischia di portare a cittadini di serie A e cittadini di serie B». Lo ha detto il governatore Francesco Acquaroli a margine della conferenza stampa di presentazione della prima edizione di “MArCHESTORIE! Racconti & tradizioni dai borghi in festa” che si è tenuta questa mattina a Fiastra.

Sollecitato sul cambio dei parametri per la classificazione in zona gialla delle regioni, il presidente della Regione Marche ha descritto la sua posizione sul tema definendola di «buon senso, la posizione su cui dovremmo riconoscerci». Secondo il governatore occorre innanzitutto guardare ai dati «in maniera oggettiva» e a tal riguardo rimarca il numero dei ricoverati con covid presenti a ieri negli ospedali marchigiani, dove c’erano 15 degenti, 3 dei quali nei reparti di terapia intensiva.

«Credo che siano numeri che in questo momento non debbano ingenerare allarme – afferma – . Valutiamo proseguendo nella stagione estiva e autunnale, ma non dobbiamo dare il messaggio sbagliato perché altrimenti rischiamo di rendere inutile tutto quello che abbiamo fatto in primavera ed estate per rilanciare l’economia e per ritornare ad una normalità, che fatica ad arrivare, ma che è indispensabile, anche per poter essere in grado di supportare il peso determinato dalla pandemia».

Secondo il governatore occorre «essere in grado di vedere la luce in fondo al tunnel», questo, tiene a precisare, «non significa non essere responsabili, ma affrontare un fenomeno difficile, come quello della pandemia, passo dopo passo». Sul green pass il presidente della Regione Marche evidenzia anche un’altra questione, quella delle dosi. Nell’ultimo periodo infatti c’è stata una riduzione nella fornitura di siero Pfizer Biontech, un taglio che ha sfiorato anche il 50% rispetto al mese di giugno.

«Oggi stiamo rinviando le seconde dosi dei vaccini perché non abbiamo dosi a sufficienza – fa notare – : se domani si iscrivessero alla vaccinazione 100mila marchigiani andremmo in seria difficoltà, quindi dobbiamo dare il messaggio per quello che è, anche perché tanti marchigiani si sono vaccinati e abbiamo quasi un milione di dosi inoculate, e tanti altri si vaccineranno al ritorno delle vacanze».

Sulla flessione nelle nuove prenotazioni per la campagna vaccinale. il governatore ha affermato: «Credo che una flessione nel periodo più alto della stagione estiva sia anche nella natura delle cose». Un periodo in cui si tende a pensare di meno alla vaccinazione, a spostarsi nelle seconde case e a viaggiare.

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